Più tamponi e meno positivi: contagi in calo a Varese. Ancora tanti casi a scuola

VARESELa curva dei contagi torna finalmente a scendere in provincia di Varese: superato il picco. Nell’ultima settimana sono stati registrati quasi 7000 casi in meno rispetto a quella precedente, il tutto a fronte di un aumento dei tamponi. Il tasso di incidenza scende in tutti i distretti della provincia. Resta comunque alto il numero di positivi (700) e quarantene (quasi 5000) nelle scuole. Ats Insubria sta lavorando a un sistema per risolvere le problematiche di tipo burocratico.

Più tamponi, meno casi

Dopo che già la scorsa settimana aveva lasciato intravedere spiragli di un possibile miglioramento gli ultimi sette giorni hanno effettivamente confermato il calo previsto. Si può dunque affermare che in provincia di Varese è stato superato il picco della quarta ondata. Dal 13 al 19 gennaio sono stati 16.637 i nuovi positivi nel varesotto, mentre dal 6 al 12 erano stati 23.414. 6.777 casi in meno: un calo che si è verificato nonostante l’aumento dei tamponi effettuati, saliti da 109.715 a 112.061. Questo si è tradotto quindi in una netta diminuzione della percentuale di positività dei tamponi, scesa dal 31,5 al 24,4%.

Cala anche l’incidenza

Cala anche l’incidenza dei nuovi positivi, con 1864 casi ogni 100mila abitanti (la settimana scorsa erano 2623). I valori sono in calo in tutti i distretti territoriali, sia nell’ambito Sette Laghi che Valle Olona. Sono rispettivamente Luino e Laveno nel nord della provincia e Somma Lombardo e Busto-Castellanza nel sud a registrare la diminuzione più marcata. Nel confronto con la situazione di un anno fa resta più alto il numero dei positivi. «Ma bisogna considerare – osserva il direttore sanitario di Ats Insubria Giuseppe Catanoso – che Omicron è più contagiosa delle varianti precedenti e che il potenziale di fuoco dei tamponi è aumentato in maniera notevole». Le ospedalizzazioni sono minori rispetto a un anno fa, ma Ats rinnova l’invito a chi non si è ancora vaccinato ad aderire alla campagna. «Omicron sembra essere meno aggressivo, ma bisogna andarci molto cauti perché i non vaccinati finiscono molto facilmente in ospedale».

Vaccinazioni tra prime e terze dosi

In tema di vaccini prosegue con un buon ritmo la somministrazione delle terze dosi, mentre per quanto riguarda le prime dosi in età pediatrica si registra una lieve diminuzione rispetto ad un mese fa. Un calo fisiologico dovuto anche ai casi e alle quarantene tra i bambini che hanno rallentato la possibilità di vaccinarsi. Sul fronte della prima dose tra gli adulti si nota un aumento negli over 50 in seguito alle disposizioni del Governo sull’obbligo vaccinale. Dal 4 al 18 gennaio in provincia di Varese sono state somministrate 134.359 dosi sugli over 12, di cui 6.295 prime dosi, 4.730 seconde dosi e 123.085 terze dosi (il 91,78%).

Tanti casi nelle scuole

Infine le scuole, dove i numeri sono ancora alti, come emerge dall’analisi delle fasce d’età dei positivi, con gli under 12 che sono aumentati dal 9 gennaio in poi. «È abbastanza evidente che c’è una sofferenza nell’ambito delle scuole dove le quarantene non sono poche – osserva Catanoso – i bambini salvo rarissime eccezioni non hanno problemi di salute che preoccupano, ma le tante quarantene sono complesse da gestire». Proprio per agevolare tutti gli adempimenti burocratici e organizzativi legati al sistema delle quarantene Ats Insubria sta lavorando ad una novità. «Stiamo sperimentando un sistema di cui daremo conto nei prossimi giorni per bypassare queste problematiche», ha annunciato Catanoso. Dal 10 al 16 gennaio intanto sono stati 706 i casi scuola in provincia di Varese, così suddivisi: nido/infanzia 157, primaria 230, secondaria primo grado 121, secondaria secondo grado 198. 4.816 in totale le persone in quarantena tra alunni e personale scolastico, con un’incidenza maggiore nelle scuole dell’infanzia e nelle primarie.