Più tamponi, più contagi. Via libera ai test sierologici nei laboratori privati

MILANO – I dati del contagio tornano ad essere altalenanti, anche per via dei “conguagli” di test che risalgono ai primi del mese ma che vengono inseriti nel database regionale solo oggi, 12 maggio. Ma per l’assessore al welfare Giulio Gallera, che torna protagonista nel punto stampa quotidiano da Palazzo Lombardia, i 614 nuovi casi positivi odierni (contro i 364 di ieri, 11 maggio, ma frutto di più di 20mila tamponi analizzati) sono «un numero in linea con gli incrementi di questi giorni», che «racconta e fotografa l’azione di indagine che Regione Lombardia sta compiendo in queste settimane». La vera novità di giornata però è rappresentata dalla delibera di giunta, molto attesa, che apre alla possibilità di eseguire test sierologici (e i conseguenti tamponi in caso di positività) anche nei laboratori privati. Inoltre il ritorno alla normalità si avvicina anche negli ospedali: da Regione arriva l’indicazione di «riattivare le attività ordinarie», da giovedì 14 maggio.

Il riepilogo dei numeri

Salgono i casi positivi al Coronavirus in Lombardia, con un incremento di 614 rispetto a ieri, anche se deriva da un numero di tamponi effettuati che è quasi il triplo rispetto a ieri (20.602, di cui una parte «processati nei giorni scorsi», contro 7.508). Ai quali poi vanno aggiunti altri 419 casi comunicati oggi, 12 maggio, ma risalenti al periodo antecedente la data del 5 maggio. Tenendo conto che, come ribadisce l’assessore, «i dati non vanno valutati giorno per giorno, ma in un arco temporale più ampio», se si considera il tasso di positivi in rapporto ai tamponi, si tratta comunque di una conferma dei numeri stabili degli ultimi giorni, che si riflette anche sul dato dei decessi (62 nelle ultime 24 ore, contro i 68 di ieri, con un totale regionale che supera quota 15.ooo). E su quello dei ricoverati: 19 in meno nelle terapie intensive, per un totale che scende a 322, e 175 in meno negli altri reparti Covid, in tutto 5.222. L’assessore Gallera aggiunge che 447 nuovi positivi inseriti nel conto totale oggi riguardano gli ospiti delle Rsa, dove il 90% degli anziani presenti è stato sottoposto a tampone, scoprendo che il 25% degli ospiti risulta essere positivo.

I dati nelle province

Anche in questo caso i numeri sono “viziati” dai dati contabilizzati in ritardo. Così in provincia di Varese, dove si registra un incremento giornaliero di 45 casi positivi (quasi quanto quelli degli ultimi tre giorni), vanno aggiunti altri 32 casi comunicati solo oggi, per un totale che sale a 3.273. Anche se saltano all’occhio soprattutto i numeri di Bergamo e Brescia, che tornano a salire di più di 100 nuovi casi, così come Milano. Dietro alle tre province più colpite dal virus, quella con l’incremento più alto comunque oggi è proprio Varese.

Via libera ai test sierologici

In questo quadro, con l’avvicinarsi delle nuove riaperture per la “Fase 2” di settimana prossima, la giunta regionale ha deciso di dare il via libera ai test sierologici anche nei laboratori privati, dopo le polemiche e gli esposti, che hanno portato anche la Procura di Milano ad indagare sull’affidamento in esclusiva dei test alla multinazionale Diasorin. «Apriamo a comunità e a realtà che vogliono fare un’indagine epidemiologica, ma lo facciamo in una maniera molta chiara – annuncia l’assessore al welfare Giulio Gallera – prima abbiamo la necessità pubblica, recuperando l’arretrato che c’è stato e cercando di essere sempre più tempestivi, e dall’altro lato mandiamo il messaggio preciso che vanno bene le valutazioni epidemiologiche ma che sui singoli va fatta molta attenzione». Secondo le linee guida fissate da Regione, infatti, «chi propone l’indagine epidemiologica si deve occupare di tutto – sottolinea Gallera -acquisire i test sierologici, rapidi o con il prelievo ematico; trovare il laboratorio che li processi, spiegare al cittadino, lavoratore o membro della comunità che si tratta di un test volontario e che in caso di positività dovrà mettersi in isolamento volontario; ma anche eseguire i tamponi personalmente senza gravare sulla sanità pubblica che ha tante priorità». Anche i laboratori accreditati di Regione, senza incidere sulle capacità del sistema regionale, potranno eseguire i test sierologici a chi lo richiederà, con una tariffa di 62 euro.

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