Più tasse a Sesto, Caielli contro Colombo: «New Deal? Solo a parole»

SESTO CALENDE – «Vogliamo sapere quali opere e quali servizi verranno realizzati con questi aumenti di tasse». Un altro ex sindaco, Roberto Caielli, consigliere comunale di minoranza per il gruppo Insieme per Sesto, scende in campo nel dibattito che si è aperto nella politica sestese in seguito alla scelta della maggioranza di centrodestra, contenuta nel bilancio 2020, di aumentare le imposte (Imu e addizionale Irpef) e introdurre la tassa di soggiorno. E sfida il primo cittadino uscente Marco Colombo, attuale capogruppo in consiglio della Lega delle Libertà, che ha dichiarato di «metterci la faccia» sugli aumenti. «Avrebbero dovuto metterci la faccia prima delle elezioni».

“​Xe peso el tacon del buso”

Il gruppo Insieme per Sesto aveva già contestato il modo poco trasparente con cui era stata data la notizia, rilevando, numeri alla mano, che «la spiegazione (minori trasferimenti dallo Stato) non corrispondeva alla realtà» dei dati. «Ora interviene il capogruppo della Lega Marco Colombo che prova a correre ai ripari – fa notare Roberto Caielli – ma, come dicono i veneti, “​xe peso el tacon del buso”, è peggio la pezza dello sbrego. Infatti Colombo cambia giustificazione e porta come ragione degli aumenti la promessa di un presunto ma inesistente New Deal sestese. Quale sia il contenuto del Nuovo Corso, il collega Colombo non ce lo spiega». Chiede l’ex sindaco Caielli: «Forse nuove opere non previste? Non nel bilancio 2020​, e la palestra prevista nel 2021 sarà finanziata con un mutuo, dunque a debito. Forse nuovi servizi? Colombo non ne indica nemmeno uno!».

La sfida

Insomma, restano troppi punti di domanda, per l’esponente di Insieme per Sesto: «La realtà è che non è credibile che solo oggi, pochi mesi dopo il voto, chi ha amministrato Sesto per 10 anni scopre di aver bisogno di aumentare le tasse. Lo sapevano anche prima, e avrebbero dovuto metterci la faccia, cioè spiegare prima del voto che, dopo il voto, avrebbero aumentato le tasse. Promettere una svolta a 360 gradi (che poi in realtà sarebbe una giravolta​…)​ è il classico modo retorico per evitare di parlare di contenuti concreti». Ecco perché Caielli sfida la maggioranza a spiegare in commissione e in consiglio «quanto pagherà di più ogni famiglia sestese e quali opere o servizi nuovi verranno realizzati con questi aumenti». L’impressione di Insieme per Sesto è che, invece del New Deal, «le nuove tasse servono solo a mantenere l’esistente in modo, si spera, un po’ più decente di oggi. Basta vedere lo stato di degrado del Centro Sportivo dove il primo intervento, dopo 10 anni di abbandono,​ è solo di questi giorni».

«La Marna prosciuga tutto»

Un’altra spiegazione arriva dall’ex consigliere comunale di Insieme per Sesto Leonardo Balzarini: «Tutte le risorse disponibili sono state messe sul progetto Marna che costerà, per ora, oltre 7 milioni, “solo” 3 in più dei 4 milioni ipotizzati 5 anni fa. Un mega progetto improvvisato senza fare conti di cosa sarebbe costato realizzarlo e di cosa costerà mantenerlo e farlo funzionare».

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