LEGNANO – È cominciata ufficialmente oggi, giovedì 14 gennaio, la campagna vaccinale anti-Covid alla Fondazione Sant’Erasmo che gestisce l’omonima Rsa di Legnano. Le prime 30 dosi di vaccino sono state ritirate in mattinata dall’Asst per le somministrazioni che interessano 15 ospiti e altrettanti operatori. La prima persona ad essere vaccinata nella Rsa è stata Lorena Pini, l’infermiera caposala che durante la fase più calda dell’epidemia ha instancabilmente gestito il servizio nei reparti: a somminstrarle il vaccino Davide Grassi, il coordinatore infermieristico da poco entrato in servizio nella Rsa. Nella foto, il vaccino della prima anziana ospite eseguito dal direttore sanitario, Roberto Busnelli. Nel complesso, i vaccini programmati sono più di 100 per gli ospiti e 140 per gli operatori.
Godano e Frigoli: «Altro passo verso la normalità»
«Auspichiamo – scrivono in una nota congiunta il presidente della Fondazione, Domenico Godano, e il direttore generale, Livio Frigoli – che nei prossimi giorni siano resi disponibili ulteriori vaccini oltre a questi primi 30, così da avanzare speditamente verso la copertura vaccinale al 100% della nostra Rsa. L’importante comunque era cominciare e oggi possiamo dire che il Sant’Erasmo ha fatto un ulteriore passo avanti sulla strada della tanto agognata normalizzazione».
La Fondazione è Covid-free
La Fondazione Sant’Erasmo è Covid-free, dal momento che tutti gli ospiti e tutto il personale della Rsa sono negativi al virus. «Rimane comunque costante – sottolineano Godano e Frigoli – il rispetto dei protocolli sanitari più aggiornati per prevenire il contagio e continua lo screening periodico per ognuno degli ospiti e degli operatori mediante tamponi molecolari e test antigenici rapidi. La seconda ondata della pandemia, da ottobre ad oggi, ha colpito 16 dei nostri anziani, non lasciando scampo a 7 di loro, che purtroppo non ce l’hanno fatta. Fra i lavoratori, da ottobre, in 18 hanno contratto il virus e tutti sono guariti. Compatibilmente con le indicazioni delle autorità, soprattutto sulle varianti del virus SarsCov-2, nelle settimane a venire valuteremo le modalità per rendere possibili nuovi contatti vis-à-vis tra gli ospiti e i loro cari, dopo le visite distanziate organizzate per le festività natalizie».