Pro Patria-Alessandria: 1-1. Rigore sbagliato, gol regalato: i tigrotti recitano il mea culpa

BUSTO ARSIZIO – Come complicarsi la vita. La Pro Patria fa e disfa, gettando al vento tre punti importantissimi sul cammino salvezza, dopo un primo tempo ben giocato e una ripresa in netto calo fisico, forse anche causa dell’influenza abbattutasi in settimana sullo spogliatoio biancoblù.

L’1-1 finale con il fanalino Alessandria del tecnico Sergio Pirozzi, ex Sindaco di Amatrice ai tempi del terremoto, sa infatti di grande occasione persa. Passati in vantaggio al 7′ con Renault (decisiva la deviazione di Gega), i tigrotti di Riccardo Colombo non solo falliscono al 22′ il rigore del possibile raddoppio con Parker (ancora a secco di reti in campionato), ma nella ripresa regalano pure (buco difensivo di Moretti) il pari a Foresta, in grado al 74′ di stoppare la palla tutto solo nell’arietta piccola e trafiggere Mangano per il meritato pari.

In classifica i biancoblù – finalmente scesi in campo con la loro gloriosa maglia – compiono un passettino in avanti, allungando a quattro risultati utili la loro striscia positiva. Meglio che niente, è vero, ma non basta: al netto dell’inevitabile e ampiamente preventivabile inesperienza tecnica, su cui Turotti e la proprietà hanno evidentemente fatto i loro conti, la squadra continua a manifestare limiti strutturali, faticando a segnare, non riuscendo a esprimere un gioco degno di tale nome e incassando regolarmente gol. Nel mercato di gennaio, se non si vorrà davvero correre il serio rischio di giocarsi la salvezza ai playout, bisognerà intervenire seriamente, mettendo mano al portafogli. Prima che sia troppo tardi…

La partita: solo gli ultras vincono sempre

Senza Fietta, Mallamo, Saporetti, Vaghi e all’ultimo anche Rovida e Castelli (entrambi colpiti da febbre: in panchina il terzo portiere Luca Bongini), i tigrotti hanno subito la palla per far male, ma il diagonale di Parker – servito da Pitou – viene respinto da Liverani. Il gol è solo rimandato di pochi istanti, perché al 7′ la conclusione di Guillaume Renault trova la deviazione di Gega che inganna il proprio portiere: 1-0. Poco dopo il vantaggio, su angolo regalato da Renault, Ciancio di testa fa venire brividi alla Pro che, al 22′, ha però il rigore (fallo di mano in area di Ercolani) per raddoppiare: Parker va sul dischetto, ma Liverani para. All’intervallo sull’1-0, nella ripresa – con Somma per Renault – Sepe impegna Mangano che al 60′ viene caricato da un attaccante grigio dopo aver rinviato il pallone, ma né arbitro né guardalinee – incredibile ma vero – se ne accorgono, con la partita che addirittura prosegue con il portiere a terra. Con la Pro in affanno, Colombo cerca risorse nei cambi (dentro il biondo platino Stanzani e Nicco per Pitou e Marano), ma l’Alessandria legittima il pari: al 74′, su un buco difensivo di Moretti, Giovanni Foresta stoppa di petto nell’arietta piccola e segna il pari. Al triplice fischio finale, con Nicco che ha qualcosa da dire con qualche tifoso, l’unica verità del venerdì di campionato arriva da un coro proveniente dalla curva: solo gli ultras vincono sempre

Le pagelle: Parker e Moretti pagano gli errori

Mangano 5.5; Minelli 6, Lombardoni 6.5, Moretti 5; Renault 6 (1′ st Somma 5.5), Marano 5.5 (22′ st Nicco 5.5), Bertoni 6, Ferri 5.5 (40′ st Citterio), Ndrecka 5.5; Pitou 6 (22′ st Stanzani), Parker 5 (36′ st Zanaboni). All. Colombo 5.5.


Fabietto non mollare

La fede non si diffida! Nel freddo gelido e piovoso dello Speroni, a scaldare l’atmosfera sono stati – come sempre in questa stagione – gli ultras della Pro Patria che, quasi in concomitanza con il gol di Renault, hanno esposto il seguente striscione: “Fabietto non mollare, la tua forza un esempio da tramandare“. Fabietto sta per lo storico tifoso biancoblù Fabio Bastianon, fondatore nel 2002 di bustocco.it, il sito di tutti i tifosi della Pro Patria che ancor oggi è online.

In & Out: Nonno Teo, Agesp e la Lega

Aspettando capitan Serafini (IN), di scena domani (sabato ore 14.30) a Vanzaghello con la sua Pergolettese “ospite” della Primavera 3 della Pro Patria di Gentilini, in settimana la LegaPro (OUT) si è… superata, quanto gli altoparlanti (doppio OUT) dello stadio Speroni, gracchianti come non mai nonostante i recenti interventi di Agesp. Ma torniamo a bomba: come se non bastassero gli orari assurdivuota-stadi” e i rigidi protocolli (che lo scorso sabato hanno costretto i ragazzi delle delle Cuffie Colorate Pad a sfilare sulla pista d’atletica dello Speroni un’ora prima del fischio d’inizio, ovvero senza pubblico), il Giudice Sportivo è riuscito ad infliggere una multa di 500 euro alla Pro Patria con la seguente motivazione: “per avere uno dei suoi raccattapalle, al termine della gara, mentre le squadre erano ancora in campo, tenuto un comportamento non corretto, ritardando volontariamente la ripresa del gioco e così provocando la reazione del tesserato avversario  sig. Giorgio Frezzoli“. Un comunicato che si commenta da solo, non solo perché fa a pugni con la lingua italiana (al termine della gara, mentre le squadre erano ancora in campo, ritardava la ripresa del gioco), ma perché prende pure fischi per fiaschi (Frezzoli per Frezzolini, preparatore dei portiere dell’Atalanta).

Il tabellino

Pro Patria-Alessandria: 1-1 (1-0)

Marcatori: Renault (P) al 7’pt, Foresta (A) al 29’st

PRO PATRIA 1919 (3-5-2): Mangano; Minelli, Lombardoni, Moretti; Renault (1′st Somma), Marano (22′st Nicco), Bertoni, Ferri (40′st Citterio), Ndrecka; Pitou (22′st Stanzani), Parker (36′st Zanaboni). A disposizione: Bongini, Bashi, Piran, Caluschi. Allenatore: Riccardo Colombo

ALESSANDRIA (3-5-2): Liverani; Ciancio, Ercolani, Gega (21′st Rota); Sepe, Foresta (40′st Pellitteri), Nichetti, Mastalli, Rossi (21′st Pellegrini); Siafa, Gazoul (1′st Anatriello). A disposizione: Piana, Rimbu, Pagliuca, Ronci, Parrinello, Nunzella, Ndir, Molinaro, Vaughn, Volpe. Allenatore: Sergio Pirozzi

ARBITRO: Gabriele Totaro di Lecce (Signorelli, Scribani; Carrisi)

NOTE: terreno pesante e scivoloso. Spettatori: 700ca. Ammoniti: Nichetti (A), Gega (A), Anatriello (A), Stanzani (PP), Bertoni (PP). Calci d’angolo: 0-5. Minuti di recupero: 2′pt, 3′st

Next match: a Verona in notturna

Al peggio non c’è fine. Ancora un orario assurdo per la Pro Patria che domenica 17 dicembre sarà di scena alle ore 20.45 sul campo (perché stadio non si può proprio chiamare) della Virtus Verona, presieduta e allenata da Gigi Fresco, al timone del club e sulla panchina rossoblù dal 1982, quando la compagine scaligera era addirittura in terza categoria.

Pro Patria Alessandria culpa – MALPENSA 24