RdC, l’assessore Reguzzoni: «A Busto pochi i percettori disposti a lavorare»

L'assessore all'inclusione sociale Paola Reguzzoni

BUSTO ARSIZIO – «Quando ho letto il titolo “A Napoli lavorano, e a Busto?” pensavo fosse una barzelletta. Lo dico da leghista. In realtà le condizioni di chi percepisce il Reddito di Cittadinanza a Busto sono diverse da quelle di chi lo riceve a Melito di Napoli». Parola di Paola Reguzzoni, l’assessore all’inclusione sociale che replica alle sollecitazioni dei 5 Stelle di Busto Arsizio sulla misura-bandiera del movimento guidato dall’ex premier Giuseppe Conte.

I progetti

«Abbiamo tentato di mettere in piedi alcuni progetti, per impiegare queste persone nella pulizia dei parchi e in altre attività utili alla città – spiega l’assessore Reguzzoni – ma diversamente da Napoli, qui a Busto i percettori del Reddito di Cittadinanza per la maggiorparte o lo ricevono per via di un’impossibilità fisica di lavorare oppure come integrazione ad un reddito da lavoro part-time. Quelli che dipendono completamente dal RdC sono pochi. E d’altra parte sarebbero i centri per l’impiego, e non il Comune, a dover fare selezione e segnalazione per attività lavorative».

Le difficoltà

A Busto qualche progetto utile alla collettività (PUC) è partito, già ai tempi dell’assessore Osvaldo Attolini, con l’impiego dei percettori per la sorveglianza all’entrata e all’uscita delle scuole. «L’obbligo di mettersi a disposizione dei Comuni era stato sospeso per il Covid, ora stiamo riattivando i progetti che erano stati avviati – spiega Paola Reguzzoni – ma sono pochi i percettori disponibili. Per ora posso solo dire che ci impegneremo di più per cercarli. Ma al di là delle lungaggini burocratiche, penso ad esempio al tema delle assicurazioni per chi lavora, paghiamo una difficoltà di reperimento che deriva in particolare dal fatto che la situazione a Busto è diversa rispetto a quella di Melito di Napoli».

busto arsizio reddito di cittadinanza – MALPENSA24