Ricettività a Busto, appello ai proprietari di case: «Più affitti brevi e B&B»

BUSTO ARSIZIO – «In città c’è incremento di richiesta per la ricettività alberghiera e per gli affitti brevi. Una grande opportunità da non perdere, anche per i privati». La vicesindaco e assessore allo sviluppo economico Manuela Maffioli lancia un vero e proprio appello ai proprietari immobiliari, affinché non si lascino scappare l’occasione di intercettare questi nuovi flussi di presenze che oggi, paradossalmente, stanno creando una sorta di pendolarismo verso Busto, in assenza di un tessuto ricettivo in grado di dare risposte all’interno del territorio comunale.

La domanda cresce

Perché oggi trovare un locale per un periodo di tempo limitato, all’infuori del convenzionale contratto di locazione 4+4, o trovare un alloggio per una notte non è così semplice come potrebbe sembrare. Gli alberghi del centro ormai sono chiusi e i B&B molto sporadici. Eppure i casi si stanno moltiplicando negli ultimi mesi: i cantanti lirici richiamati dal teatro Sociale per il casting e gli orchestrali arrivati da Busseto per “La Traviata”, ma anche gli insegnanti dei nuovi corsi ITS o delle tante eccellenze scolastiche di Busto e il personale sanitario e quello dislocato nelle varie attività produttive in crescita della città. «C’è un fermento da intercettare», come rimarca l’assessore Maffioli. «Un flusso di presenze che portano sviluppo e che necessitano di una capacità ricettiva da valorizzare».

L’offerta latita

L’impressione è che oggi il tessuto immobiliare non sia ancora sempre pronto ad adeguarsi a questo tipo di richieste. Il consigliere delegato al commercio di vicinato Paolo Geminiani, che di professione è titolare di un’agenzia immobiliare, lo conferma: «Nel segmento degli affitti brevi arrivano tantissime richieste, spesso la difficoltà è per i proprietari che non conoscono bene questo mercato. Che nelle altre grandi città è già attivo». Anche l’attrattività del centro storico è un fattore: «I nostri dati Vodafone Analytics – aggiunge il presidente di Ascom Rudy Collini – confermano che il turismo sta crescendo: quando si è tornati alla normalità il nostro territorio ha ripreso ad attirare persone da fuori. La sfida della ricettività è importante perché oggi manca».

Soluzioni cercasi

Per l’assessore Manuela Maffioli la città deve «fare un salto per intercettare questi nuovi flussi» e non disperderli a favore di altre città più attrezzate. «Apriremo un tavolo anche con le agenzie immobiliari per aiutare l’incontro tra domanda e offerta – annuncia la vicesindaco della giunta Antonelli – l’amministrazione può fare da facilitatore e da cabina di regia, ed eventualmente rimuovere ostacoli nell’ambito delle nostre limitate competenze in materia, ma l’appello è rivolto ai proprietari immobiliari in città: Busto cambia, le necessità cambiano, c’è un incremento di richiesta per la ricettività di tipo alberghiero e affitti brevi che merita di essere soddisfatta in città».

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