LONATE POZZOLO – La Fondazione Iseni y Nervi, nel pomeriggio di oggi (mercoledì 27 settembre) ha consegnato un riconoscimento al signor Carlo, 101 anni, zio di Ron per il suo impegno nella Resistenza. E il noto cantautore non ha voluto mancare all’appuntamento. Rosalino Cellamare al suo arrivo a Lonate ha salutato lo zio e ha voluto incontrare e conoscere il comitato scientifico della Fondazione Iseni, che ha annunciato il XV Congresso nazionale sul tema “Cuore ed obesità – Prevenzione e cura cardiovascolare nel paziente obeso”, che si terrà il prossimo 12 ottobre a Roma, in concomitanza con l’evento scientifico internazionale “Nel cuore di Roma… 20-23”.
Quello di oggi è stato un pomeriggio di cultura a tutto tondo, durante il quale si è parlato di salute, storia e di musica visto il noto ospite e la sua prestigiosa carriera.
L’omaggio a Lucio
Ron ha cantato e collaborato con alcuni dei più grandi artisti italiani. Uno su tutti: Lucio Dalla. E di lui dice che «manca» e che la canzone che avrebbe voluto scrivere, «più di una in realtà», è «Futura». E ancora: «Lucio Dalla è stato oltre che un grande artista anche una persona molto generosa».
Fuori dall’intervista Rosalino Cellamare ha ripercorso alcuni momenti della sua carriera, le collaborazioni con Fiorella Mannoia, Pino Daniele, Francesco De Gregori, ma anche con Ivan Graziani e Goran Kuzminac. Per poi arrivare ai giorni nostri e buttare uno sguardo sui giovani artisti. «Non mancano i talenti», ha detto confidando di apprezzare Lazza, ad esempio e aggiunto: «Ache se parliamo di una musica molto diversa dalla mia».
I progetti
Ron, che ha da poco compiuto 70 anni, sta per concludere la tournée estiva, ma sta già preparando quella nei teatri che inizierà a marzo 2024. «Sogni? Ho sempre sogni nel cassetto – ha concluso – ma non è detto che si debbano realizzare tutti. La cosa a cui più tengo è essere vicino alla gente ed è questo il vero motore della mia musica e delle mie canzoni».
