VARESE – Il leader della Lega Matteo Salvini scalda la piazza di Varese: in 400 circa si sono ritrovati in piazza Monte Grappa, con tanti giovanissimi in prima fila con in testa il cappellino giallo del “Credo”, per osannare il comizio del Capitano. «Varese è il cuore, l’ossigeno, l’anima e il cervello della Lega». Tanto da mettere alcuni temi chiave del territorio tra le priorità dell’azione di governo, Malpensa e il tema delle aree dei confine e dei frontalieri. Arrivando a ipotizzare «un ufficio ministeriale a Roma, se non un ministero stesso, che se ne occupi con qualcuno del territorio».
La piazza dei giovani
«Eccezionale una piazza così la domenica pomeriggio – esordisce il Capitano sul palco di piazza Monte Grappa – organizzata in due giorni. Quanta marea di ragazze e ragazzi ci sono?». Sono le nuove leve “reclutate” con i video su TikTok, fa sapere un esponente di spicco del Carroccio varesino. A loro Salvini augura «buon inizio di scuola e viva la libertà di scelta». Attaccando «chi vorrebbe tutti al liceo».
I temi del territorio
Un anno fa era qui per sostenere la sfida di Matteo Bianchi per la riconquista di Palazzo Estense. E stavolta, con il deputato uscente “sacrificato” in lista in posizione non sicura, Salvini non dimentica i temi del territorio su cui proprio Bianchi si sta battendo e che aveva preannunciato dal palco mentre i candidati “scaldavano” la platea in attesa dell’arrivo del leader, che era stato a Monza per il GP e ad Arcore da Berlusconi. «Chi sceglie la Lega sceglie l’autonomia dei territori – proclama il Capitano – siamo in una zona di confine, che risente della concorrenza della Svizzera, che paga il doppio e il triplo operai, infermieri e lavoratori. Bisogna garantire a chi rimane a Varese di non essere lavoratori serie B. Nel nuovo governo di centrodestra, perché questa piazza testimonia che al governo dopo il 25 settembre ci saremo noi e non più Pd e 5 Stelle, al di là della priorità dell’autonomia, anche avere a Roma un ufficio dedicato o un Ministero stesso in cui ci sia qualcuno che da questo territorio venga a difendere il lavoro e i risparmi dei lavoratori frontalieri, è una priorità della Lega».
Il “solito” Salvini
E anche Malpensa, che è «un patrimonio di lavoro non solo per Varese ma per tutta Italia – afferma il segretario federale – chi sceglie la Lega sceglie Malpensa. L’alta velocità, la Pedemontana, la Vigevano-Malpensa». Poi è il solito scoppiettante Matteo Salvini. Che attacca Letta e gli altri avversari: «Gravissimo se, sulla pelle degli italiani, non firmano il decreto per bloccare gli aumenti delle bollette». E che si prende l’ovazione quando promette di «tornare a proteggere i confini. Ne ho le palle piene di spacciatori, clandestini, scippatori, mangiapane a tradimento». E un’altra ovazione quando parla di «mamme e papà, non genitori 1 e 2». Spesso si rivolge ai giovanissimi: «Fate l’amore non stroncatevi di canne». Non può mancare un passaggio sull’aggressione al gazebo leghista di Carrara. Ma il Capitano è già pronto per tornare al governo: «Non promettiamo miracoli, ma un po’ di lavoro in più e un po’ di pensioni in più».
La folla dei selfie
Un’altra carezza a Varese quando ricorda i big della città che non sono in piazza: «Attilio Fontana, che sarà governatore per i prossimi cinque anni, Giancarlo Giorgetti che è in Valtellina, Umberto Bossi grazie al quale siamo qua tutti noi, e per il quale ci sarà merito, onore e rispetto». L’appuntamento è per «domenica prossima – l’invito di Salvini – vi aspetto in tanti a Pontida, ci sono già centinaia di pullman pieni, treni e aerei: sarà una giornata memorabile». E infine la conclusione dal palco: «Da Varese un solo grido – chiude Salvini – viva la libertà, viva la Lombardia, viva l’Italia e viva la grande Lega. E andiamo a vincere». Poi scattano l’ovazione e il coro “Matteo, Matteo”, prima di un “Sarà perché ti amo?” di colonna sonora. E poi più di mezz’ora di selfie, con i fans religiosamente in coda, mentre i militanti servono il risotto, prima di ripartire per Genova.
