Incidente aereo di San Donato: indagine per disastro colposo. C’è la scatola nera

san donato disastro aereo

SAN DONATO MILANESEIncidente aereo di San Donato: la procura apre un’inchiesta per disastro colposo. Il pubblico ministero di Milano Tiziana Siciliano, che coordina le indagini, ha fatto sapere ieri, domenica 3 ottobre, che la scatola nera è stata trovata. Da lì partiranno gli accertamenti per ricostruire l’accaduto e capire quali siano state le cause della tragedia consumatasi poco dopo le 13 di ieri quando il Piper PC-12 marche di identificazione YR-PDV, decollato da Linate alle 13.04 locali con destinazione Olbia, ha impattato contro uno stabile, a San Donato milanese, incendiandosi.

Chi sono le vittime

Nel disastro hanno perso la vita otto persone: Filippo Nascimbene, 33 anni di origini pavesi ma residente a Milano, e il figlio Raphael, nato nel capoluogo lombardo nel 2020. Madre di Raphael e moglie di Nascimbene è Claire Stephanie Caroline Alexandrescou, 34 anni, nata in Francia, sull’aereo così come sua madre Miruna Anca Wanda Lozinschi, romena di 65 anni con cittadinanza francese. L’altra famiglia coinvolta è quella dei Petrescu, con il padre Dan, 68 anni, miliardario romeno molto celebre in patria, il figlio Dan Stefan, 30 anni, entrambi con doppia nazionalità romena e tedesca, e la moglie Regina Dorotea Petrescu Balzat, 65 anni. L’ottava vittima è Julien Brossard, 36 anni, amico canadese di Dan Stefan Petrescu. La polizia ha precisato che prima dell’ufficialità sull’identità delle vittime sarà necessario attendere l’esito delle comparazioni genetiche.

Anomalia sulle tracce radar

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Per tutta la notte gli inquirenti hanno continuato incessantemente a lavorare: sul posto polizia scientifica e polizia locale che ha interdetto l’area a chiunque. L’aereo è precipitato su una palazzina vuota, nella quale sono in corso dei lavori, a pochi metri da via 8 ottobre 2001, intitolata alla tragedia dell’aeroporto di Linate. Secondo i primi riscontri il Piper è stato seguito fino a un certo punto e poi apparsa un’anomalia sulle tracce radar l’aereo è poi precipitato. Non risulta un allarme da bordo, ma un’anomalia è stata segnalata dalla torre.

Qualcosa è successo al motore

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Dopo il decollo il velivolo ha fatto una prima virata a destra e poi una seconda virata a destra. Non è chiaro in quale momento sia successo qualcosa al motore. Il pilota avrebbe tentato di rientrare a Linate. Scompare dai monitor senza alcun allarme e senza chiedere di rientrare d’urgenza in aeroporto. E’ precipitato come se il propulsore avesse smesso di funzionare, e si è schiantato non lontano dalla pista dalla quale era partito. A leggere i tracciati preliminari parrebbe che qualcosa di improvviso sia successo a bordo sedici secondi prima dell’impatto: l’aereo ha iniziato a perdere quota, arrivando a scendere di 25 metri al secondo. Allo stesso tempo però il pilota sembra aver cercato a tutti i costi di risalire perché sette secondi prima dello schianto il velivolo registra la sua velocità più alta: 198 miglia orarie, poco meno di 319 chilometri orari. Anche l’Agenzia nazionale per la sicurezza del volo ha subito aperto un’inchiesta di sicurezza e disposto l’invio di un team investigativo sul sito dell’evento.

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