San Sebastiano a Busto, l’assessore: «Sicurezza, non servono “sparate” ma atti concreti»

BUSTO ARSIZIO – «La sicurezza? Non servono uscite sensazionalistiche ma atti concreti». L’assessore delegato alla Polizia locale Salvatore Loschiavo, nel suo intervento per le celebrazioni di San Sebastiano (patrono dei “vigili urbani”) aveva premesso promettendo al sindaco di non voler “picconare” come ieri, quando ha invocato più risorse per il Comando di Polizia locale a corto di personale. Poi però non ha rinunciato a scoccare una frecciata diretta al suo predecessore, Max Rogora, che oggi siede in consiglio comunale con la casacca di Fratelli d’Italia. E il sindaco Emanuele Antonelli elogia il Corpo di Polizia locale: «Uomini e donne d’oro – le parole del primo cittadino – continuate a fare quello che fate tutti i giorni, magari con un sorriso in più».

La frecciatina all’ex

Finora l’assessore alla sicurezza era rimasto in silenzio, ma il palco della festa di San Sebastiano è l’occasione giusta per dire la sua sui fatti successi tra Natale e Capodanno e le polemiche che ne seguirono. «Non servono uscite sensazionalistiche, come “la barca che affonda”, ma atti concreti, quelli che voi mettete in atto quotidianamente – Loschiavo lo dice direttamente agli agenti schierati nella platea dei Molini Marzoli – e riflettere sulle parole di Monsignor Pagani». Parole, quelle dell’assessore Loschiavo, chiaramente rivolte (anche) al suo predecessore Max Rogora, oggi consigliere comunale di Fratelli d’Italia, che dopo i “botti” di Natale in centro aveva evocato il “campanello d’allarme”, usando proprio l’espressione “La campanella è suonata. Non è l’ultimo giro ma la nave che affonda”. Ma anche sull’emergenza segnalata anche dal Prevosto nel Te Deum, l’assessore Loschiavo non rinuncia a dare una sua lettura: «Due messaggi, giovani e gruppo – sostiene – i giovani vanno ascoltati e il gruppo per la Polizia locale è una forza».

Nuovo format

Un ritorno di fiamma delle polemiche sui botti di Natale durante la giornata di San Sebastiano, per la prima volta celebrata con un nuovo “format”, con lo schieramento dei mezzi in piazza Vittorio Emanuele, la Messa nel santuario di Santa Maria, la benedizione dei mezzi e infine il momento istituzionale nella sala Tramogge dei Molini Marzoli, che per la Polizia locale è “casa”. «La giornata organizzata in questa forma fa bene alla gestione del conflitto – sostiene il sindaco Antonelli, richiamando uno dei concetti espressi da monsignor Severino Pagani nella sua omelia – è giusto che i cittadini di Busto capiscano che famiglia siete, e siamo, e i mezzi che abbiamo. Lo dice uno che forse non è adatto a parlare di gestione del conflitto, ma le persone devono capire che lavoro fate: non solo multe, ma un lavoro importantissimo per tutto il territorio, alla pari con le altre forze dell’ordine. Con grandissima professionalità, perché è vero che siete in pochi ma è un problema comune a tutte le forze, e senza aspettarsi sempre riconoscenza dai cittadini».

La squadra

«Siamo una squadra – assicura il comandante Stefano Lanna, alla sua prima festa di San Sebastiano a Busto Arsizio – i numeri non dimostrano il gran lavoro che viene fatto tutti i giorni. Ora dobbiamo riprendere quel ruolo di prossimità che le altre forze dell’ordine un po’ ci invidiano». Sul palco sfilano anche il viceprefetto Corvatta, l’europarlamentare Isabella Tovaglieri, la presidente del consiglio Laura Rogora, mentre in sala c’è una rappresentanza politica bipartisan (con gli assessori Mario Cislaghi e Maurizio Artusa, il consigliere della Lega Simone Orsi e il capogruppo Pd Maurizio Maggioni) oltre a una rappresentanza di tutte le forze dell’ordine (Polizia, Carabinieri, Guardia di Finanza) e dei corpi che collaborano con la Polizia locale (Vigili del Fuoco, Protezione Civile, Croce Rossa, Alpini, guardie zoofile).

busto arsizio san sebastiano – MALPENSA24