San Vittore, prime soluzioni tampone ai black-out dall’incontro Comune-EnelX

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SAN VITTORE OLONA – Una rete di supporto per gestire le emergenze, in attesa di interventi strutturali di lungo periodo a carico dell’azienda. Sono i contenuti dell’incontro svoltosi ieri, mercoledì 16 febbraio, tra l’Amministrazione comunale di San Vittore Olona e una delegazione di EnelX per affrontare la questione dei ripetuti black-out degli ultimi mesi in paese. All’incontro ha partecipato anche una utente, capofila delle numerose segnalazioni fatte dai cittadini al numero verde per le emergenze: segnalazioni cui non è seguito alcun intervento per lungo tempo.

«La sera dell’ultimo dell’anno – ha raccontato – ero sola in una casa che non era la mia. Mi sono ritrovata al buio come tutte le case intorno e la strada. Quando ho segnalato il guasto alla rete elettrica, mi sono sentita rispondere così: “Non vedo il problema, tanto se ci sono le luci spente il Comune non paga il servizio”».

Segnalazioni cadute nel vuoto

La risposta, insieme ai mancati interventi per porre rimedio alle continue interruzioni di energia, non è piaciuta alla Giunta Rossi, che ne ha chiesto conto a Enel fino a ottenerne le scuse. «Tra le telefonate e il primo intervento dell’azienda – ha sottolineato l’assessore ai lavori pubblici, Andrea Pessina – c’è stato un buco di 3 settimane. Anch’io ho telefonato, in qualità di assessore, e ho parlato con il responsabile dell’operato della squadra di tecnici che esce in caso di guasti alla rete di distribuzione. Il problema generale è che la rete è vecchia, con problemi di usura cumulati nel tempo».

Secondo quanto appurato da Pessina, i rapporti tra Comune e EnelX sono regolati da una convenzione con Enel risalente al 1975, scaduta tre anni dopo ma tacitamente rinnovata fino a oggi. A causare le ripetute interruzioni che lasciano al buio i cittadini e le attività sanvittoresi sono gli sbalzi di tensione, più frequenti nei mesi invernali, che attivano un blocco simile a quello che scatta in ogni abitazione con il dispositivo “salvavita”.

Problema strutturale della rete

L’area interessata dai black-out ricade sotto un unico armadio, collocato all’interno della scuola Carducci. In suo “soccorso” saranno d’ora in poi chiamati gli armadi delle aree adiacenti e collegamenti aerei. L’azienda ha già intrapreso prove sulla rete per fare dei test, di cui il Comune è stato informato solo ieri.

«In ogni caso – tiene a sottolineare l’assessore Pessina – si tratta di soluzioni tampone. A monte c’è un problema di rete, che tocca a Enel risolvere in modo radicale. Il Comune versa ogni mese 2.900 euro per la manutenzione ordinaria e l’azienda deve garantire un servizio continuativo. Non è vero che se la luce è spenta, il Comune non paga. Semmai, dev’essere riaccesa entro 24 ore, mentre questo non è successo più volte. L’unica certezza è l’istituzione di una rete di supporto almeno per gestire le emergenze. Quanto alla vetustà della rete, è problema esclusivo di Enel».

Azienda messa in mora

Sul tavolo ci sono anche una serie di questioni contrattuali. EnelX è stata messa formalmente in mora dall’Amministrazione e dal 26 febbraio ogni ulteriore danno causato dalla mancata erogazione della corrente elettrica porterà al blocco dei pagamenti e alla detrazione nelle fatture dell’importo dei danni. «Il quadro sistematico – conclude Pessina – richiede tempi più lunghi, ma si è già perso tempo. A parte la risposta irritante e oltraggiosa nei confronti degli utenti, sono cadute nel vuoto decine di segnalazioni. Io stesso ho segnalato due volte i guasti dopo un sopralluogo notturno tra mezzanotte e l’una, senza che seguisse alcun intervento».

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