Scossa a EnelX dopo i ripetuti black-out a San Vittore: presto incontro col Comune

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SAN VITTORE OLONA – Se la luce non fu, forse presto sarà. Il nostro articolo sulla guerra tra San Vittore Olona e EnelX per le continue interruzioni nella fornitura dell’energia elettrica ha dato la scossa all’azienda. Parola dell’Amministrazione comunale, che dopo una ridda di segnalazioni sui black-out in paese cadute nel vuoto e due lettere di diffida si è vista finalmente contattare dall’azienda e fissare un incontro per mercoledì prossimo, 16 febbraio.

Strade al buio, ferita un’anziana

«Il vostro articolo – racconta a Malpensa24 l’assessore ai Lavori pubblici, Andrea Pessina – ha scatenato una reazione a catena, innescando un circolo virtuoso. Enel si è alzata dalla sedia e ha preso in mano il problema, com’era suo dovere». Un problema grave. «Stiamo parlando – sottolinea Pessina – di reiterati disservizi su un servizio fondamentale quale l’illuminazione pubblica. Non si possono far correre pericoli alla pubblica sicurezza dei cittadini. Nei giorni scorsi, con le strade al buio, una signora molto anziana è caduta e si è ferita. Al di là dei danni e delle questioni risarcitorie di cui dovrà rispondere Enel, ci sarà comunque la messa in mora da parte del Comune. Il che vuol dire che l’azienda dovrà risarcire attraverso le fatture il danno procurato ai cittadini».

Pessina: «Problemi dai subappalti»

La giunta sanvittorese lamenta però anche l’atteggiamento con cui sono state trattate le sue segnalazioni, mai trasmesse a chi di dovere. A quanto risulta oggi, venerdì 11, Enel avrebbe cambiato improvvisamente rotta, dicendosi stupita e costernata per la vicenda. Quello che spera l’Amministrazione Rossi è che sia anche determinata a risolvere una volta per tutte il problema delle interruzioni di energia elettrica.

«Occorre un rimedio strutturale – raccomanda l’assessore Pessina – C’è un guasto sistemico e se la ditta subappaltatrice che è subentrata un anno fa compie lavori al risparmio, è un problema. Un problema che a questo punto si rivela non tecnico ma economico, perché risolverlo è molto costoso. Lo abbiamo già visto con altri subappalti a ditte esterne, ad esempio con la fibra ottica: in quel caso, il rimedio strutturale è arrivato dopo la messa in mora. Intanto le bollette diventano carissime… Chi non sa fare il suo mestiere – conclude – lo cambi. Gli utenti non devono pagare per nulla, ma per ricevere un servizio degno di quello che pagano».

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