Musei ai tempi del Covid: 500 studenti alla “scoperta” dei beni Unesco varesini

Centro espositivo Mons Macchi

VARESE – La relazione tra scuola e museo si riallaccia dopo due anni di assenza. La pandemia ha modificato in modo sensibile la quotidianità dei rapporti tra attività didattiche e istituzioni museali: ora si riparte con nuove idee e stimoli. Il tema sarà al centro di una giornata di lavoro in programma a Varese il prossimo 23 novembre, presso il Centro espositivo Monsignor Macchi (nella foto).

Incontro per docenti e operatori culturali

Ad organizzare la giornata è Archeologistics, realtà varesina impegnata nella valorizzazione dei beni culturali. L’incontro è rivolto ad educatori museali, insegnanti e responsabili degli enti locali per l’area cultura e istruzione. L’obiettivo è capire cosa è accaduto durante la pandemia, imparare dalle esperienze positive e comprendere gli errori da non ripetere, raccogliere aspettative e proposte per riallacciare il necessario rapporto tra scuole e musei, dopo quasi due anni di assenza. La giornata, dal titolo “Scuola e museo: relazioni dentro e fuori dalla pandemia” è realizzata con la partecipazione di Fai, Biella Cresce, Upel Cultura, Comunità Montana del Piambello e con il sostegno di Regione Lombardia – Pic Piani integrati della cultura.

Il lavoro svolto negli ultimi due anni

«Nei quasi due anni di assenza delle scuole dai musei sono state pochissime le esperienze in controtendenza – commenta Elena Castigioni di Archeologistics – tra queste però, Varese può testimoniare un’attività importante: ad esempio i musei varesini hanno lavorato in digitale, non proponendo una mera riproduzione di ciò che accadeva in presenza, tra l’altro cosa impossibile, ma attivando l’incontro e il dialogo con professionisti – storici dell’arte, archeologi, antropologi – che si sono messi a disposizione per raccontare il loro operato quotidiano in termini di ricerca sul cantiere e in studio». Sono state molto positive inoltre le esperienze di Pcto (ex alternanza scuola-lavoro), che nel caso del sito Unesco del Monte San Giorgio hanno coinvolto più di 500 alunni sparsi in tutta Italia, cosa che non sarebbe stata possibile in presenza. Altri 140 studenti sono stati coinvolti in un progetto dedicato al turismo della Camera di Commercio di Varese. Castiglioni pone anche un’altra questione importante: il rapporto di rete fra scuola, museo ed ente locale. «Quest’ultimo è destinatario di numerosi finanziamenti anche in campo culturale, che molto spesso non vengono raccolti dai piccoli comuni perché non se ne coglie la portata o semplicemente perché la struttura non è organizzata per gestire il tema dei beni culturali».

Il programma della giornata

La giornata viene proposta in presenza al Centro espositivo Monsignor Macchi al Sacro Monte di Varese e in streaming sulla piattaforma Zoom il 23 novembre dalle 9.30 alle 17. Il programma si apre alle 9.30 con “Creare relazioni”: il caffè di benvenuto e l’introduzione. Il primo incontro affronta le “Relazioni resistenti, casi studio a Varese e in altri territori” Alle 10 sono previsti gli interventi di Comunità Montana del Piambello, Camera di Commercio di Varese, Fai scuola, Museo dei Fossili di Besano. Alle 11 si affrontano le “Relazioni di rete: tavola rotonda enti locali, scuole, musei, siti Unesco” con gli interventi di Regione Lombardia, Upel, Sacro Monte di Varese, Italia Langobardorum. Alle 12 si parla di “Relazioni con l’ambiente: outdoor education nei luoghi del patrimonio culturale e lungo i cammini storici” con Biella Cresce e Archeologistics. Quindi la pausa pranzo “Relazioni conviviali e relazioni d’arte” alle 13: per i presenti un cestino pranzo e la visita alla Seconda cappella a vetri aperti. I lavori riprendono alle 14.30 con le “Relazioni digitali e reali: divertenti, emozionanti, competenti” con gli istituti superiori, Ust Varese e Pac Milano. Alle 15.30 si parla di “Relazioni formative: le risorse digitali per docenti ed educatori museali” con gli interventi di Fai e Casa Museo Pogliaghi. Conclusioni previste alle 16.30. La giornata permette ai docenti di acquisire crediti formativi. Le iscrizioni sono su www.archeologistics.it