Scuole Busto: Sant’Anna spera di tenere la prima media, le Morelli di tornare a casa

BUSTO ARSIZIO – Scuole verso il ritorno alla normalità: si aprono spiragli positivi per mantenere la prima media di Sant’Anna, ma anche per riportare le quattro classi delle medie delle scuole Morelli dei Santi Apostoli da via Comerio alla sede di via Toce. Lo ha riferito in commissione cultura l’assessore alle politiche educative Daniela Cerana, rispondendo all’articolata interrogazione del gruppo Popolo Riforme e Libertà guidato dal suo predecessore nel ruolo Gigi Farioli. «L’ufficio scolastico territoriale sta definendo gli organici, ma il problema del numero minimo di alunni a Sant’Anna sembra superato» la rassicurazione di Cerana.

L’interrogazione di Farioli

Le risposte dell’assessore Cerana

L’assessore alle politiche educative ha risposto punto su punto ai quesiti del capogruppo di PRL. Rivelando in particolare che il “caso” della prima media che rischiava di saltare a Sant’Anna, oggetto di mobilitazione da parte del quartiere, sta per risolversi nel migliore dei modi. «Con la dirigente scolastica Armida Truppi (Istituto comprensivo Crespi) stiamo lavorando per mantenere la classe in loco, a tutela del quartiere – sottolinea Daniela Cerana – il numero di iscritti alla prima media è salito a 17 e abbiamo chiesto al provveditore attenzione nella fase di definizione degli organici, anche se c’è un problema di razionalizzazione del personale legato ad un aumento di iscrizioni alle scuole superiori».

Da Sant’Anna ai Santi Apostoli

In parallelo, l’altra questione aperta che tocca la scuola media Schweitzer (che è suddivisa su tre quartieri, Sant’Anna, Santi Apostoli e San Giuseppe) è quella del plesso delle Morelli di via Toce al “don Paolo”, dove quattro classi da due anni sono delocalizzate proprio nella scuola di via Comerio a Sant’Anna. «Venendo meno i distanziamenti Covid stiamo pensando alle modalità di rientro alle Morelli – fa sapere Cerana – per prudenza comunque abbiamo rinnovato la disponibilità ad offrire il servizio navetta alle famiglie, perché l’obiettivo è non creare disagi al rientro a scuola».

Primarie: una classe in meno

L’assessore alle politiche educative ha anche fatto il punto sulla situazione delle scuole primarie, dove ci sono 654 bambini in via di iscrizione per il prossimo anno scolastico, di cui 518 nelle scuole statali e 81 nelle paritarie, 31 fuori comune, 17 in attesa di verifica, 2 in “home schooling”, 2 irreperibili, 1 anticipatario e 2 che rimarranno alla materna. «C’è un lieve calo demografico che porterà alla perdita di una classe prima nel complesso» rivela Daniela Cerana. «Una prima in meno alle Pascoli (Beata Giuliana) e una alle Ada Negri (Sacconago), ma una in più alle Bertacchi (Sant’Edoardo)». Nel frattempo si sta lavorando anche alla collocazione, uno/due per classe, dei bimbi ucraini, a cui la giunta assicurerà l’accesso ai servizi a domanda individuale con un’apposita delibera.

L’appello di Farioli

«Accanto alla diminuzione demografica ci sono problemi quartierali da tenere in considerazione – l’appello rinnovato dal capogruppo di PRL Gigi Farioli – le comunità hanno bisogno di presìdi e di edifici scolastici che rimangano e rivivano, penso ad esempio a Borsano con le scuole Rossi oltre che a Sant’Anna». Farioli insiste anche sull’integrazione dei bimbi ucraini, suggerendo di «prevedere classi che non arrivino al massimo degli iscritti», e sul tema della sicurezza sanitaria per prevenire nuove problematiche Covid. «Chiedo uno sforzo alla giunta perché dal tavolo con i dirigenti emerga la disponibilità di un capitolo aggiuntivo per il miglioramento sanitario delle strutture, per l’aerazione e altro. Lo ha fatto Venegono Inferiore, può e deve farlo anche Busto».

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