Pochi iscritti, a Sant’Anna salta la prima media. Genitori in rivolta: «Non esiste»

BUSTO ARSIZIO – Solo 14 bambini iscritti contro un minimo di 19: il prossimo anno scolastico la classe prima della scuola media Schweitzer di Sant’Anna non ci sarà. «Ce lo hanno comunicato dall’istituto pochi giorni fa, con una telefonata, chiedendoci dove spostare i nostri ragazzi, alle Morelli o alle Crespi» raccontano alcune mamme dei bambini di quinta elementare che si sono ritrovate fuori dal plesso di via Comerio oggi pomeriggio, 11 febbraio, al termine della giornata di lezione.

Il caso

Le medie Schweitzer fanno parte dell’istituto comprensivo Crespi e sono suddivise su tre plessi scolastici: quello di via Comerio a Sant’Anna, quello di via Toce ai Santi Apostoli (scuole Morelli) e quello di via Maino a San Giuseppe (scuole Crespi). La prima di Sant’Anna ha avuto solo 14 iscrizioni, sui 15 studenti della quinta elementare: troppo poche per giustificare l’attivazione di una classe. «Non è mai successo – rivelano le mamme sconvolte e furibonde – i bambini si sono messi a piangere: alcuni di loro sono in classe insieme fin dall’asilo».

La protesta

«Abitiamo tutti qui attorno, veniamo a scuola a piedi, alcuni bambini hanno i loro fratelli in questa scuola – il disagio dei genitori coinvolti – perché dovremmo spostare i nostri bambini in un altro quartiere quando in questa scuola ci sono tante aule vuote?». Uno dei paradossi della vicenda è che proprio nel plesso di via Comerio sono state delocalizzate, per una questione di spazi, due classi dalle Morelli del “Don Paolo”, con vibranti proteste dei genitori. «Loro vengono qui da noi perché non hanno aule a sufficienza e noi dovremmo mandare i nostri figli da loro. Ma che senso ha?».

«Una pugnalata»

Una doccia fredda per i genitori del quartiere. «Sono nata a Sant’Anna e sono cresciuta a Sant’Anna – protesta una giovane mamma – non esiste che io debba mandare mio figlio a scuola da un’altra parte. Non lo accettiamo». Tanti i disagi che provocherebbe il trasferimento: «Anche se mettono un pullman noi non vogliamo mandare i nostri figli altrove». C’è chi si dice addirittura pronta a «non comunicare nessuna sede alternativa». Il problema è stato posto alla dirigente scolastica del comprensivo Crespi: «Si è detta dispiaciuta e che ci farà sapere se si può trovare una soluzione». Troppo poco per placare l’ira.

I problemi del plesso

Al presidio spontaneo si presenta anche qualche genitore dei bambini di quarta elementare, facendo emergere del «malcontento» nei confronti della gestione delle classi e delle supplenze, che serpeggia al di là della questione della prima media saltata. «Se non cambia il registro potremmo togliere i bambini in corso d’anno» minaccia qualche mamma. Problemi che vanno ad aggiungersi a quelli strutturali, dai «cancelli rotti» alla «pulizia del cortile, dei bagni e della palestra».

Il comitato in campo

E poi si fa largo il timore che questa vicenda possa essere «il preludio di uno smantellamento» del plesso scolastico di Sant’Anna. «Sarebbe inaccettabile» tuona Franco Cascio, storico portavoce di uno dei comitati di quartiere che sta affiancando la protesta. «Il messaggio è già stato recapitato al sindaco Antonelli. Non fare una classe non è una soluzione, non siamo disposti a tollerare forzature. Ci faremo sentire».

busto arsizio sant’anna scuola – MALPENSA24