Busto, i genitori delle Morelli: «Il bene dei bambini non ha colore politico»

BUSTO ARSIZIO – Sul caso delle scuole Morelli/Schweitzer di via Toce ai Santi Apostoli, dopo il botta e risposta con il sindaco sulle voci di smantellamento, interviene la presidente del comitato genitori Donatella Spineto. Per chiarire che «non c’è nessuna strumentalizzazione politica dietro alla nostra richiesta, il solo pensiero è il bene dei bambini». L’auspicio è che la polemica si chiuda in fretta e che l’amministrazione metta in campo «un costruttivo e risolutivo intervento» rispetto ai problemi e alle preoccupazioni sollevati nella lettera firmata dalla presidente del comitato genitori e dai rappresentanti dei genitori delle classi delle elementari Morelli e delle medie Schweitzer. Problemi che, precisano, toccano «solo ed unicamente la scuola Morelli/Schweitzer di via Toce», mentre «non vengono menzionati» gli altri due plessi dell’istituto comprensivo.

«No a strumentalizzazioni e polemiche»

«Vorremmo mettere subito in chiaro una cosa – scrive Donatella Spineto, presidente del comitato genitori delle scuole Morelli/Schweizer, in risposta al sindaco Antonelli – chi pensa che il bene dei bambini possa avere un colore politico, non solo sbaglia l’approccio con chi di quel bene si fa portatore ma sbaglia soprattutto la prospettiva generale». Detto in parole povere, per il comitato genitori il sindaco “prende un granchio” quando sospetta disegni politici dietro alla lettera in difesa delle Morelli/Schweitzer. «Come ben sa, abbiamo cercato inutilmente contatti con l’amministrazione prima di scrivere la nostra legittima lettera di denuncia e preoccupazione – puntualizza Spineto – non vogliamo prestare il fianco alla polemica di nessuno perchè ciò a cui miriamo è solo l’interesse del nostro quartiere che è lustro per la nostra città e chiunque se ne vorrà fare con noi portatore sarà non solo bene accetto ma pubblicamente ammirato. Quindi, con la stessa trasparenza e lo stesso entusiasmo con cui abbiamo sollecitato ed ottenuto il suo (se pur ingiustamente critico) interesse, siamo ora a chiedere un costruttivo e risolutivo intervento». I genitori si dicono infine «pronti ad un confronto aperto e diretto in qualunque sede e con chiunque vorrà e potrà attivarsi per risolvere il nostro problema senza strumentalizzazioni».

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