Imparzialità e libertà di stampa a Sesto Calende

sesto calende massimo colombo

Gentile Redazione,

Con la presente sono a richiedervi una maggiore imparzialità da parte del vostro corrispondente di Sesto Calende. Trovo alquanto offensivo il tentativo continuo di offrire solo il punto di vista della minoranza, oppure dare un taglio alquanto malizioso agli articoli (esempio eclatante è come è stato trattato l’aumento degli stipendi degli amministratori tra gli articoli di Sesto e Gallarate… due tagli completamente diversi per la stessa notizia) ed alquanto inappropriato ed imbarazzante l’aver messo un like ad un commento di fortissima critica all’attuale amministrazione. 

Pertanto sarei a voi grato se offrirete un vero servizio alla collettività sestese con articoli più veritieri e meno faziosi, la campagna elettorale è ancora lontana.

Stamattina ero al mercato e fare un articolo per n.2 cartelli di protesta su tutti gli ambulanti presenti non mi sembra vera informazione.

Provate a fare un articolo sul vero pensiero dei residenti in Sesto e non basandosi su dei post presenti su un gruppo palesemente di sinistra di Facebook.

Cordiali Saluti,

Massimo Colombo
(Residente in Sesto Calende)

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Potremmo linkarle qui sotto decine e decine di articoli riferiti alla maggioranza, non ultimo il comunicato diramato questa mattina dall’assessore D’Onofrio sugli aiuti per l’Ucraina e immediatamente pubblicato. 
Che poi le opposizioni di Sesto Calende siano molto prolifiche nell’esprimere le loro posizioni è un dato di fatto, proprio come la strategia comunicativa esattamente opposta dell’attuale giunta che, per stessa ammissione del capogruppo in aula, si accorse di avere un problema di comunicazione defenestrando l’assessore alla partita senza però riuscire a imprimere un deciso cambio di rotta. 
In merito ad articoli “non veritieri” la inviteremmo a fare qualche esempio, visto che in tanti anni di attività su Sesto Calende non abbiamo mai ricevuto smentite ufficiali o richieste di rettifica da parte dell’amministrazione in carica.
In merito al mercato, nell’articolo odierno abbiamo semplicemente dato evidenza alla protesta silenziosa messa in atto questa mattina da alcune bancarelle. Non è la verità assoluta, è soltanto un ulteriore contributo a un dibattito che dura da anni e su cui abbiamo scritto decine di articoli sentendo la posizione di tutti. Per ascoltare «il vero pensiero dei sestesi» stiamo invece aspettando anche noi il referendum, annunciato a fine 2020 tra la fine di gennaio e inizio febbraio 2021. Ecco perché le lamentele di chi ora si sente preso in giro riteniamo siano ampiamente giustificate.

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