Rifiuti, Esselunga vince la causa contro il Comune. Aumenta la tariffa per tutti

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SESTO CALENDE – Esselunga vince la causa contro il Comune di Sesto Calende. Lo scorso anno, il supermercato ha trascinato l’ente locale davanti alla Commissione Tributaria Provinciale di Varese per le modalità di pagamento della Tari che l’attività commerciale avrebbe dovuto versare non solo per la superficie di vendita, ma anche per i due piani di parcheggio coperto sotto l’edificio. Per il Comune non c’erano differenze di tariffa tra le aree. Esselunga insisteva su una riduzione per quelle destinate alla sosta delle auto. Ha vinto la seconda ipotesi.

Vittoria da 45mila euro

È il gruppo di minoranza Insieme per Sesto a tornare sulla vicenda, dopo l’ultima Commissione Bilancio. Focus sulla modifica del regolamento dei rifiuti per «riconoscere che le destinazioni non domestiche, con parcheggi coperti, non debbano pagare per queste aree la stessa tariffa dell’attività principale», riassume il consigliere Roberto Caielli. «È il caso di Esselunga», che ha 5000 metri quadrati di area commerciale e 15mila di parcheggi interrati. Il supermercato, prosegue, «ha contestato dal 2016 l’applicazione del regolamento e ha portato il Comune a contenzioso, vincendolo. Lo stesso iter, si prospetta per 2017 e gli anni successivi». Contenzioso che «vale circa 45mila euro all’anno». Se l’ente locale dovesse perdere anche i ricorsi per gli altre anni, cioè sette, «si avrebbe una perdita di entrate pari a quasi 300mila euro. Somme oggi riportate a residuo che andrebbero cancellate».

Le spese dei cittadini

Con questa modifica, aggiunge Caielli, «si riconosce, di fatto, come giusta la posizione di Esselunga». Con la possibilità di «evitare il contenzioso in futuro, almeno a partire dal 2023». Poi, l’affondo: «Certo che otto anni per risolvere una questione così importante sono tanti». Anche perché, su chi peserà ora la differenza di incassi? «Resta infatti il problema di 45mila euro di minore entrata dal 2023, che andranno coperti dalla tariffa pagata dai cittadini. Se si vuole evitare uno squilibrio del servizio».

Aumenta la Tari

Inoltre è previsto l’aumento di oltre l’8% della Tari per le utenze non domestiche (negozi, uffici, ditte), che viene applicato con il nuovo Piano economico finanziario (Pef) dei rifiuti. Una conseguenza, già a partire da aprile, dei prezzi e dei servizi del nuovo appalto che sta coinvolgendo diversi Comuni del territorio. «Difficile esprimere valutazioni, poiché non c’è stata consegnata nessuna cifra né una relazione scritta», dice Caielli. «Impossibile lavorare in questo modo».

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