Sesto, è ufficiale: la prima moschea della provincia sarà in zona industriale

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SESTO CALENDE – Ora è ufficiale: la prima moschea della provincia di Varese sorgerà in zona industriale a Sesto Calende. Sarà in via dell’Artigianato. Lo ha stabilito il prefetto Salvatore Pasquariello, nominato commissario ad acta dal tribunale amministrativo della Lombardia per sostituire l’amministrazione comunale, dopo che si è dimostrata inadempiente a ben quattro sentenze sfavorevoli nella lunga battaglia legale contro l’associazione “Comunità islamica ticinese”.

Il nuovo iter per la moschea

Nel verbale di deliberazione firmato dal prefetto – in veste di commissario ad acta con i poteri del consiglio comunale – sono riportati i mappali individuati con «una dimensione di 3.520 metri quadrati circa, quali area idonea per accogliere una struttura per il culto islamico a favore della ricorrente Associazione Comunità Islamica Ticinese». Ora l’iter procedurale prevede più step. A partire dal «deposito degli atti entro novanta giorni dalla adozione. E per trenta giorni consecutivi, con altrettanti trenta giorni, per la presentazione di osservazioni». Gli altri passaggi includono la «trasmissione alla Provincia di Varese e al Parco del Ticino», quindi la «decisione sulle osservazioni e l’approvazione definitiva entro novanta giorni dalla scadenza del termine per la presentazione delle osservazioni, apportando agli atti della variante al Pgt le modificazioni conseguenti al loro eventuale accoglimento». E ancora: «L’invio a Regione e Provincia degli atti costituenti la variante al Piano di governo del territorio», fino all’applicazione delle misure di «salvaguardia sino alla pubblicazione dell’approvazione definitiva».

Confermata la scelta di Buzzi

Il prefetto avrebbe potuto stravolgere i piani e individuare un’altra collocazione per il luogo di culto dei fedeli di Allah. Magari rivalutando una delle nove alternative già prese in considerazione. Tra le quali si ricordano spazi accanto al campo sportivo, a lato del cimitero, dietro la stazione ferroviaria, al posto dell’area cani adiacente all’asilo nido, eliminando l’area feste di San Giorgio, lungo via Oriano, e addirittura al posto del campo da gioco di via Montello. Invece ha scelto la via più rapida ed efficace, confermando la Variante al Pgt presentata dal sindaco Giovani Buzzi in aula lo scorso 6 giugno – definita come la «soluzione migliore per la localizzazione» – ma che poi era stata bocciata dalla sua stessa maggioranza. L’ultimo atto di una lunga vicenda, che apre un nuovo capitolo nella storia sestese quando mancano ormai pochi mesi alla fine del mandato Buzzi.

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