Masterplan, i nove sindaci di Malpensa: «Gli impegni assunti vengano rispettati»

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MALPENSA – «Da qui vogliamo ripartire, richiamando i diversi attori che hanno siglato il protocollo d’intesa a rendere concreti gli impegni assunti, affinché Malpensa possa crescere in modo ordinato e condiviso». Il Cuv – il Consorzio urbanistico volontario composto dai nove sindaci dell’intorno aeroportuale – non ha intenzione di farsi ostacolare dalla bocciatura dell’espansione della Cargo City. Il motivo: «Il Masterplan è stato approvato e dev’essere attuato tenendo conto delle richieste del territorio, formulate nell’interesse della popolazione che vive nei nostri paesi».

L’aspetto ambientale

Il Cuv rompe il silenzio, a una settimana dal decreto del ministero dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica che ha espresso giudizio positivo sulla compatibilità ambientale del Masterplan. «Questo è il punto essenziale da mettere in evidenza», si legge in una nota firmata dai sindaci dell’intorno di Malpensa. «Per la prima volta dal 1985, viene approvato il Piano di sviluppo aeroportuale decretandone la conformità anche sotto l’aspetto ambientale». Passaggio avvenuto con prescrizioni: il ministero, in particolare, ha invitato il proponente a orientare lo sviluppo del progetto definitivo verso aree libere interne ai confini dell’area aeroportuale.

Il protocollo. E gli impegni

Un anno fa, il 6 giugno, è stato firmato il protocollo d’intesa con la mediazione di Regione Lombardia. «Un documento complesso – ricorda il Cuv – che analizza molteplici aspetti (non solo la realizzazione dell’area cargo) e prevede una serie di opere infrastrutturali inserite nel vecchio Piano d’area (già sottoposto a Vas), così come la valutazione e il compimento di tutte quelle opere compensative realizzate solo parzialmente o non realizzate con l’apertura di Malpensa 2000. E tante altre opere non direttamente legate all’ampliamento extra-sedime». Ma include anche «importanti interventi finalizzati al contenimento e alla riduzione del rumore, e dell’inquinamento atmosferico e strumenti atti a favorire il rinnovo delle flotte degli aeromobili». Di più: «Non si dimentica neppure di affrontare i temi della qualificazione professionale dei lavoratori e il recupero funzionale delle aree delocalizzate. Si occupa anche della possibile produzione di energia pulita da cedere a condizioni di favore alle comunità locali». Obiettivi che non vengono accantonati: «Nel testo del protocollo è già prevista la verifica congiunta tra i sottoscrittori a valle della approvazione della Via», spiegano i sindaci. «Siamo pronti a incontrare tutti i firmatari e a rendere concreti gli impegni assunti, in coerenza con quanto previsto dal decreto ministeriale».

«Soddisfatti»

Sul decreto di Via, il Cuv aggiunge: «Ci chiedono se siamo soddisfatti: certo che lo siamo. Il documento approvato riprende, in buona parte, le proposte da noi avanzate. E se l’ampliamento verrà realizzato senza la sottrazione dei 44 ettari di brughiera non possiamo che esserne felici, perché sta a cuore anche a noi. Ma ci stanno a cuore anche i cittadini che vivono nell’intorno aeroportuale e le loro molteplici esigenze».

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