Smaltimento rifiuti, Agesp raddoppia. Reguzzoni: «Busto città pulita». Ed è scontro

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BUSTO ARSIZIO – L’affidamento del servizio di smaltimento rifiuti ad Agesp finisce con una delibera approvata “sub judice” dal consiglio comunale nella seduta di ieri, 5 novembre. E con il sindaco Emanuele Antonelli che ammette: «La maggioranza ne esce male, non si lavora così. Me ne assumo la responsabilità». Tutto per via di un emendamento “pesante”, presentato dalla presidente Paola Reguzzoni (Lega), dopo che era stato concordato in commissione bilancio settimana scorsa, ma arrivato in aula senza il parere del collegio dei revisori dei conti: quello che raddoppia il periodo di affidamento del servizio ad Agesp Spa, dai 15 anni inizialmente previsti in delibera a 30 anni. Alla fine l’aula virtuale del consiglio in streaming vota comunque la proposta, la cui effettiva esecutività rimane subordinata al pareere favorevole dei Revisori.

Il parere che non c’è

Sì, perché se la dirigente del settore finanziario del Comune, la dottoressa Maria Teresa Marino, dà il suo via libera alla nuova formulazione, il presidente del collegio dei Revisori dei conti risulta irreperibile al telefono. Così il suo parere arriverà solo a giochi fatti. Dall’opposizione arrivano le rimostranze della capogruppo PD Valentina Verga: «Come si può arrivare a discutere all’ultimo momento di una questione così importante che riguarda il benessere e il futuro della città? È evidente a tutti che 30 anni sono meglio di 15, ma ci sarebbe stato lo spazio per sollevare questo tema e condividerlo, invece che chiederci meramente un voto». Anche Claudia Cerini (M5S) contesta il «mancato coinvolgimento» delle opposizioni, che avevano già ottenuto il rinvio della seduta consiliare proprio per approfondire meglio la delibera e che si sono ritrovate «un emendamento all’ultimo minuto senza pareri di legittimità». Un mezzo pasticcio, dunque, per il quale il sindaco, che ammette che non era a conoscenza dell’emendamento, fa “mea culpa” in quanto leader della maggioranza: «Bastava pensarci prima – confessa Antonelli – chiedo scusa a tutti». Qualcosa nella catena di comunicazione della maggioranza non ha funzionato, ma l’ok dei revisori appare scontato: così la partecipata comunale Agesp Spa gestirà fino al 2050, con la formula dell’in house, lo smaltimento dei rifiuti.

Più investimenti

Giampiero Reguzzoni Agesp BustoUn servizio fino ad ora in capo ad Accam, che però ha perso il suo status di società in house e ha «determinato questa scelta, in linea con le politiche delle ultime amministrazioni – fa notare l’ex sindaco Gigi Farioli – ma che diversamente non sarebbe stata possibile». E infatti la partita si sovrappone con quella della Newco di Accam. Tema che per l Cerini (M5S) rappresenta «una contraddizione». Il raddoppio dei tempi di affidamento viene accolto con favore dall’amministratore unico di Agesp Spa Giampiero Reguzzoni (nella foto), in quanto «darebbero alla società più serenità e tranquillità rispetto agli investimenti da compiere e agli ammortamenti. L’obiettivo è migliorare il servizio che si offre, e che già oggi funziona, e diventare sempre più punto di riferimento sul territorio». Tra gli investimenti possibili, la presidente leghista della commissione bilancio Paola Reguzzoni cita «un nuovo centro multiraccolta e le relative piazzole di compattamento, che richiederebbero nuovo personale e investimenti in immobili. L’affidamento allungato a 30 anni serve a mostrare di credere nel progetto».

Pulita o no?

Luca Castiglioni Pro Patria
Luca Castiglioni

Ma la seduta non risparmia scintille nemmeno nel dibattito tra maggioranza e opposizione. L’affermazione dell’amministratore unico di Agesp Giampiero Reguzzoni sul fatto che «chi viene da fuori riconosce Busto come una città pulita», oltre a contraddire una recente polemica innescata dall’imprenditore di Yamamay Francesco Pinto, viene contestata dal consigliere di Busto al Centro Gianluca Castiglioni (nella foto). «In realtà la pulizia in molti casi lascia a desiderare, soprattutto nelle zone periferiche». Per il capogruppo del Movimento Cinque Stelle Luigi Genoni invece è «imbarazzante che si parli di raccolta dell’olio e dei mozziconi di sigaretta (iniziative citate dall’amministratore Reguzzoni, ndr) quando in Europa si progetta il Green New Deal e una società come Agesp dovrebbe concorrere a quei finanziamenti. Ci vorrebbero obiettivi molto più alti, a partire dal plastic free e dalla tariffa puntuale». Critiche che fanno infuriare Giampiero Reguzzoni, che per un istante rimette i panni del politico che gli sono stati propri per diversi lustri: «Imbarazzano le affermazioni di chi rappresenta il partito che promuove il bonus per i monopattini e il reddito agli sfaccendati. Per lo stop alla tariffa puntuale, dipende dall’autorità dei rifiuti, Arera, non certo da Agesp».

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