Diritto internazionale umanitario: guerra e il mondo che cambia. Il convegno Cri a Somma

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SOMMA LOMBARDO – Si sente molto parlare di diritto umanitario internazionale, una “formula” che viene spesso utilizzata senza avere coscienza del suo significato. Rappresenta un vero e proprio mondo, fatto di nozioni storiche e culturali. Rappresenta equilibri a livello politico e giuridico. Rappresenta persone che si mettono a completa disposizione, sul campo, per aiutare chi vive in condizioni di difficoltà. Anche estreme. Concetti complessi, al punto che il comitato di Gallarate della Croce Rossa Italiana ha deciso di riunire – questa mattina, 20 maggio – esponenti del panorama accademico e militare al Castello di Somma Lombardo, per presentare un quadro dei diritti umanitari quanto mai attuale.

Nuovi conflitti e l’assistenza

Fil rouge del convegno è stato il diritto internazionale umanitario fra gli scenari dei nuovi conflitti armati e la tradizione dell’assistenza. Il primo in riferimento alla guerra tra Russia e Ucraina – da un anno a questa parte al centro della cronaca europea – e a come stia cambiando lo scenario geopolitico. Il secondo si concentra sull’azione fondamentale della Croce Rossa-Mezzaluna Rossa e delle infermiere volontarie, che intervengono in questo panorama in continuo mutamento.

Il convegno

L’evento si è aperto con l’accoglienza del presidente del comitato gallaratese di Cri, Monica Trotta, e con il suo pensiero rivolto all’Emilia Romagna, alle prese con le alluvioni che stanno creando danni e forti disagi. Poi la parola agli ospiti, che hanno affrontato il tema del diritto umanitario da più punti di vista: giuridico, militare, geopolitico. Come il generale Giuseppe Morabito, membro del direttorio della Nato (Defence college foundation). Si è occupato della gestione profughi in situazioni conflittuali o di crisi. Le sue parole nel video sotto:

Dietro al tavolo dei referenti, nella prima parte del convegno si sono alternate autorità del settore accademico e militare. Come Manlio Frigo, professore ordinario di Diritto Internazionale all’università Statale di Milano, che ha spiegato la questione da un punto di vista giuridico. A seguire, l’avvocato Adriano Cagliani (Misin crd legal advisor, Croce Rossa Italiana Comitato Centrale delegato internazionale). Ha raccontato la guerra tra Ucraina e Russia («Per la prima volta, In Europa ci sono due eserciti professionali che combattono. Come accadeva prima della Grande Guerra»). E quindi gli interventi di Paolo Alli – segretario generale della fondazione De Gasperi a Roma e già presidente dell’assemblea parlamentare Nato, che si è concentrato sugli scenari geopolitici attuali – e del tenente colonnello Massimo Di Marco (Nato Rapid DeployableCorps – Solbiate Olona). Fino al generale Giorgio Battisti (vicepresidente dell’Istituto internazionale di diritto umanitario, Sanremo).

«Una giornata altamente significativa»

Il convegno si è aperto con i saluti istituzionali del prefetto della provincia di Varese, Salvatore Pasquariello («Una giornata altamente significativa»). Oltre al generale Alfonso Miro, che guida il Comando Militare Esercito Lombardia, a Sabina Liebschner, presidente del Comitato Regionale Lombardia di Croce Rossa Italiana, e all’avvocato Gaetano Galeone (Presidente Fondazione Visconti di San Vito).

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