Somma, il segreto dei 100 anni di nonna Santa: barzellette, canzoni e abiti eleganti

somma centenaria bellini bellaria

SOMMA LOMBARDO – Ama raccontare barzellette, a volte anche un po’ piccanti. E nota sempre, negli altri, un bel vestito, rifiniture eleganti, gli abbinamenti giusti: un passato da sarta che Santa Ipino non dimentica. Anche a 100 anni appena compiuti. Candeline speciali per l’ospite vicentina della casa di riposo Bellini di Somma Lombardo, che sono stati festeggiati ieri nella Rsa insieme a tutti gli ospiti. A farle visita, oltre al presidente della struttura, Silvio Pezzotta, il sindaco Stefano Bellaria.

Allegria alla casa di riposo Bellini22

Torta, prosecco e fiori per una delle ospiti più allegre e di compagnia della casa di riposo sommese: nonna Santa è originaria di Monticello Conte, in provincia di Vicenza (dove è nata, il 21 settembre del 1915), ma residente a Somma dal febbraio del 2010. Cento anni in cui le sue mani hanno toccato, tessuto, ricamato: ha lavorato come sarta e ancora oggi, come racconta chi la conosce, guarda e osserva con piacere le persone ben vestite, riconoscendo sempre il buon gusto, l’eleganza innata.  Un amore per il bello che si accompagna ad un’allegria innata: «Santa ama recitare poesie, raccontare barzellette anche un po’ sconce – raccontano gli operatori della struttura – e adora la musica! Non solo quella religiosa, ma soprattutto la musica popolare. Non manca mai di tenere compagnia agli altri ospiti della struttura cantando “Me compare Giacometto el gavea un bel galetto”». Si dice che ridere, oltre che contagioso, sia la migliore medicina. E, vedendo nonna Santa, sembra anche un elisir di lunga vita: probabilmente il suo segreto è questo!

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