Sosta selvaggia, dopo le multe migliora la situazione a Cantello. «Tolleranza zero»

CANTELLO – Dopo due settimane di sanzioni la sosta selvaggia alla stazione di Gaggiolo è decisamente diminuita. Lo dimostra la situazione odierna (la foto sopra, con le auto parcheggiate negli spazi consentiti, è stata scattata questa mattina, 17 marzo). L’intervento della Polizia locale ha posto un freno ad un problema di ordine pubblico. A fare il punto sulla questione il sindaco Chiara Catella (nel video sotto l’intervista), che spiega come non saranno tollerati ulteriori messaggi offensivi diretti al Comune e alla sua persona. «Partiranno querele e denunce per chi offenderà».

Il boom dopo la fine del telelavoro

Il primo cittadino parte con una premessa. «Abbiamo deciso di intervenire con le sanzioni per una situazione ingestibile, a fronte di una nota dei Carabinieri di Viggiù del 2019 che già allora segnalavano una situazione problematica per i parcheggi della stazione, perché non venivano rispettate le più elementari norme della pubblica sicurezza. Nella nota dei Carabinieri veniva segnalato che a causa della sosta selvaggia non c’era la possibilità di raggiungere la stazione da parte dei mezzi di soccorso in caso di necessità». Con la pandemia e poi con la diffusione dello smart working tra i frontalieri la situazione si era normalizzata negli ultimi anni. Questo fino a poche settimane fa, quando il termine dell’accordo tra Italia e Svizzera sul telelavoro ha aumentato esponenzialmente il numero di lavoratori che giornalmente varcano il confine.

Chiara Catella, sindaco di Cantello

Problema di ordine pubblico

Come dimostrano le foto scattate nelle scorse settimane la situazione è presto degenerata, con le auto abbandonate fuori dagli spazi consentiti da chi raggiunge la stazione per prendere il treno per recarsi oltreconfine. Mezzi lasciati sui marciapiedi, sulle pensiline dell’autobus e a lato strada (nella foto sotto) fino all’incrocio con la sp3 , intralciando in alcuni punti il passaggio dei mezzi di soccorso di Vigili del fuoco e sanitari o anche di una semplice auto. Il Comune è perciò passato all’azione. «A causa del comportamento scriteriato dei frontalieri – spiega il sindaco – sono state infrante le norme base della pubblica sicurezza e siamo quindi intervenuti in modo massivo contro la sosta selvaggia. La situazione non era più sostenibile».

La reazione? Insulti e offese

«Non abbiamo voluto fare cassa – continua Chiara Catella – la Polizia locale è andata in stazione alle 6.30 del mattino. Se avessimo voluto fare cassa le pattuglie sarebbero andate a mezzogiorno col parcheggio già saturo, invece abbiamo scelto una forma di collaborazione dissuadendo i frontalieri dal parcheggiare dove non consentito. Ma abbiamo raccolto offese di tutti i tipi e anche dopo l’invito della Polizia locale a non parcheggiare molti lasciavano lo stesso l’auto in divieto di sosta». Nelle successive due settimane la Polizia locale è intervenuta tutti i giorni feriali, per un totale di 250 multe circa, con la situazione che è andata man mano migliorando: prima 70 verbali al giorno, poi una ventina, fino ai 2 di questa mattina, venerdì 17.

Prima e dopo: sopra la situazione nelle scorse settimane, sotto uno scatto di oggi

Ora tolleranza zero

Quello che ha sorpreso di più il sindaco e l’amministrazione è stata però la reazione dei frontalieri. «La peggiore che si potesse auspicare – spiega il sindaco – da martedì scorso sulla mail del comune di Cantello e sulla mia mail istituzionale siamo stati letteralmente sommersi da messaggi minacciosi, insulti e offese. Fino al punto più basso, che è l’apposizione dei cartelli che sono un palese attacco personale al sindaco, con l’annuncio di una manifestazione non autorizzata per sabato 18. I cartelli sono stati segnalati alla Procura e sono state avviate le indagini per individuare i responsabili». Successivamente è apparso un nuovo cartello, che annunciava che la manifestazione veniva annullata. Il sindaco si esprime in modo molto chiaro sulla questione. «Da questo momento ci sarà tolleranza zero verso chi continuerà a muovere accuse insensate all’amministrazione e alla mia persona e partiranno querele e denunce per chi si rivolgerà in modo non educato al Comune. Sono disgustata dal fatto che ci sono persone che avanzano diritti quando non rispettano le regole più elementari».

Le alternative ci sono

«Respingo le accuse che mi sono state mosse di non aver ascoltato i frontalieri e di non essere stata collaborativa per risolvere questa situazione complicata – aggiunge il sindaco – sul sito e su Facebook abbiamo pubblicato post chiedendo suggerimenti per migliorare la situazione e abbiamo anche rilasciato delle Faq sul tema. Le soluzioni alternative per il parcheggio ci sono: non possiamo trasformare Gaggiolo in un hub per i frontalieri, dobbiamo pensare alla qualità della vita di chi abita in un territorio già deturpato da lavori stradali e ferrovie, che sono state scelte sovracomunali». Il sindaco rimarca innanzitutto che quella di Gaggiolo non è l’unica stazione sulla linea per la Svizzera: ci sono anche Arcisate e Induno che hanno una disponibilità di parcheggi più ampia. Quindi ricorda il totale di posti auto a disposizione nell’area. Sono 130 quelli davanti alla stazione nel parcheggio in convenzione con Rfi, più 50 nel parcheggio Interreg poco più avanti. A questi si aggiungeranno altri 70 posti nei pressi del supermercato Tigros. Infine un’area di 30 parcheggi per i residenti, da poco inaugurata. «È stata la goccia che ha fatto traboccare il vaso del delirio – osserva il sindaco – questo ha innescato una specie di invidia verso i residenti di Cantello da parte di chi abita fuori paese, oltre che un astio verso il Comune, reo di aver dato priorità ai suoi abitanti». In generale l’intenzione del Comune è quella di fare in modo che nel parcheggio della stazione si rechino solo i lavoratori che usano effettivamente il treno: si studierà un sistema di pass per chi è in possesso dell’abbonamento.