Jerago, fuga dalle fiabe. I personaggi si rifugiano nel bosco della Valle del Boia

spettacolo fiabe valle boia

JERAGO CON ORAGO – Andare a teatro è un piacere a cui avvicinarsi fin da giovani per educarsi al gusto del bello e della narrazione. Quando però allo spettacolo teatrale si unisce la particolarità del luogo in cui viene messo in scena, la natura al suo risveglio primaverile, ecco che nasce un evento davvero speciale. L’associazione culturale e compagnia teatrale Zimaquò, diretta dal regista Max Zatta, domenica 24 marzo alle 14.30 porterà in scena “Personaggi in fuga dalle fiabe”, spettacolo itinerante ambientato all’interno del bosco della Valle del Boia. Si tratta di una prima assoluta organizzata dal Comune di Jerago con Orago, con il patrocinio del Parco della Valle del Boia e dei Comuni di Cavaria con Premezzo e Besnate.

Con il lupo e il cacciatore di Cappuccetto Rosso

“Personaggi in fuga dalle fiabe” è uno spettacolo itinerante pensato, scritto e costruito per la cornice del parco e rivolto a tutte le famiglie. Mostrerà i personaggi non protagonisti delle fiabe più famose (il lupo e il cacciatore di Cappuccetto rosso, Brontolo e Dotto, le sorellastre di Cenerentola e molti altri ancora) che decidono di andarsene dalle loro storie e rifugiarsi nella boscaglia. Il testo, ideato dagli attori stessi, esprime il desiderio universale dell’uomo di uscire dai luoghi che lo fanno sentire vincolato e costretto per mostrarsi come si è realmente, con le proprie qualità, le proprie bellezze e fragilità. Parla del desiderio di felicità e del bisogno di ascolto che tutti manifestiamo e, scritto con un linguaggio adatto a bambini e ragazzi, offre un divertente spunto di riflessione anche agli adulti. I costumi e le scenografie sono stati curati da Federica Della Bona.

Riscoprire la bellezza del territorio

«È un’occasione straordinaria per la valorizzazione del nostro territorio, vivere tutti gli spazi a disposizione e riscoprirne la bellezza. Siamo felici che questo progetto abbia potuto realizzarsi così velocemente. Sono sicuro che le ragazze e i ragazzi, che verranno a vedere lo spettacolo, così come le loro famiglie, potranno trascorrere insieme un bellissimo pomeriggio, certamente fuori dagli schemi», ha dichiarato il sindaco Emilio Aliverti. E, come ha aggiunto il vicesindaco Anna Carnini, «doveroso è il ringraziamento a chi ci sta aiutando attivamente nella realizzazione di questa giornata: innanzitutto a Nico Notarangelo, rappresentante del Comune di Jerago con Orago nel direttivo del Parco Valle del Boia, ai volontari della Protezione Civile di Jerago con Orago, agli amici dell’associazione Amici di Paese, impegnati negli aspetti logistici e dell’accoglienza e ai nostri vicini, alle amministrazioni di Cavaria con Premezzo e di Besnate per la fattiva collaborazione. L’appuntamento è dunque per domenica 24 Marzo alle 14.30 all’area pic-nic del Parco con scarpette comode e tanta voglia di divertirsi» .

Un urlo liberatorio

La compagnia teatrale Zimaquò, nasce da un percorso laboratoriale avviato qualche anno fa in provincia di Varese con l’obiettivo di promuovere spettacoli e ampliare la conoscenza della cultura teatrale nelle sue varie forme, per creare occasioni di incontro, di aggregazione e di svago. Come ha spiegato il regista Zatta: «Zimaquò è un’espressione, un urlo liberatorio che accompagna gli attori della Compagnia prima degli spettacoli, che al contempo dà carica e libera energia. Rientra nei nostri scopi quello di portare al pubblico il gusto e il piacere per il teatro, un’arte che utilizza immagini, voci, fisicità per esprimere idee, per dare emozioni».
Il Parco Valle del Boia si estende per circa due chilometri quadrati tra i Comuni di Besnate, Cavaria con Premezzo e Jerago con Orago ed è posizionato nella porzione terminale dell’anfiteatro morenico del Verbano a confine con le aree pianeggianti di origine alluvionale. Si distingue per una morfologia ondulata, la collina morenica, dove i boschi, sovente percorsi da corsi d’acqua, sono interrotti da radure, prati e zone umide. Un vero e proprio ecosistema che conserva ancora le caratteristiche necessarie per la sopravvivenza degli esseri viventi che lo popolano. Una gemma, incastonata in un’area fortemente urbanizzata, che può essere visitata in ogni periodo dell’anno attraverso la fitta rete di sentieri.

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