BUSTO ARSIZIO – «In consiglio è stato votato un aumento della Tari che inciderà tantissimo sulle famiglie». A denunciarlo pubblicamente è il Movimento Cinque Stelle di Busto Arsizio, all’indomani dell’approvazione del nuovo regolamento e delle nuove tariffe della tassa rifiuti. «Per le famiglie sono previsti i coefficienti massimi di legge, andando a infierire in modo particolare sulle famiglie numerose, che già hanno le loro difficoltà – scrivono in una nota i consiglieri pentastellati Claudia Cerini e Luigi Genoni – anche se l’aumento è stato giustificato come un adeguamento di legge, non è certo un obbligo prevedere i coefficienti massimi per la parte variabile». La giunta in consiglio comunale ammette: possibili ritocchi in aumento tra il 2 e il 5%, «ma non generalizzati».
«Un bel salasso»
Le novità sulla Tari sono state discusse ieri sera, 29 giugno, in consiglio comunale, dopo che l’assessore al bilancio Paola Magugliani aveva illustrato il provvedimento in commissione. «Sarà un bel salasso l’anno prossimo questo aumento – sottolineano i 5 Stelle – per di più non c’è nessun riscontro premiale per i cittadini perché la tariffa continua a essere calcolata sui metri quadri di abitazione e sul numero dei componenti famigliari, senza tenere conto di quanti rifiuti effettivamente un nucleo famigliare produce. Banalmente, se un cittadino si impegna per differenziare meglio, dovrebbe anche avere uno sconto sulla tariffa. Non sono certo i metri quadri di un appartamento a generare rifiuti».
Le proiezioni
Claudia Cerini aveva chiesto nel corso della seduta consiliare se fossero previsti aumenti Tari, dopo che erano stati preannunciati l’anno scorso, e l’assessore al bilancio Paola Magugliani aveva ammesso «possibili ritocchi tra il 2 e il 5% a seconda degli occupanti», anche se «non per tutte le famiglie». È stata infatti compiuta «una redistribuzione» del carico impositivo, inevitabile «per spalmare il costo di smaltimento che deve essere sempre coperto al 100%», pertanto, come ha spiegato Magugliani, «qualche famiglia potrà avere un aumento, che comunque è determinato dalle imposizioni di Arera, che l’anno scorso eravamo riusciti a congelare grazie al maxi-dividendo di Agesp».
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