Terrorismo, ceceno arrestato a Varese: condannato a 4 anni e 10 mesi

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VARESE – E’ stato condannato a 4 anni e 10 mesi di reclusione Turko Arsimekov, un ceceno di 35 anni che avrebbe fatto parte di una delle piu’ vaste “centrali” di smistamento di documenti falsi finiti in mano anche ad una quindicina di terroristi e con legami pure con Kujtim Fejzullai, 20enne che il 2 novembre del 2020 ha commesso un attentato a Vienna uccidendo 4 persone. Era stato arrestato a Varese a novembre 2020.

Lo ha deciso oggi la decima sezione penale del Tribunale di Milano (collegio presieduto da Antonella Bertoja) a seguito dell’inchiesta coordinata dal capo del pool antiterrorismo milanese Alberto Nobili e dal pm Enrico Pavone, che nel giugno 2021 aveva portato, nelle indagini condotte dalla Digos e dal Nucleo di polizia economico finanziaria della Gdf milanese, ad un’ordinanza di custodia cautelare a carico del ceceno (tra l’altro gia’ arrestato a Varese nel novembre del 2020) e di altre sei persone, tutti ucraini. Oggi, infatti, sono stati condannati a 4 anni e 7 mesi anche due ucraini: il 43enne Hennadiy Paskaryuk e sua madre 65enne Lyubov Paskaryuk.

Arsimekov, stando alle indagini, procacciava i clienti e si faceva inviare denaro e foto. Poi, girava tutto a Vitalii Zaiats, al vertice del gruppo e gia’ condannato in abbreviato, che faceva realizzare i documenti in Ucraina e li recapitava in Italia attraverso la coppia di madre e figlio, che li consegnavano ad Arsimekov, tra l’altro anche indagato in un filone ancora aperto per terrorismo internazionale. E lui, infine, li spediva in un plico al cliente. In piu’, con la sentenza di oggi e’ arrivata un’altra condanna a 2 anni con pena sospesa per un quarto imputato, mentre un quinto e’ stato assolto, come chiedeva la Procura.

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