Tirreno Adriatico: Milan show, finalmente un sorriso per l’Italia

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Doppio colpo di Jonathan Milan a Giulianova in una quarta tappa della Tirreno-Adriatico dal finale elettrico.

Lo sprinter friulano della Lidl-Trek, grazie a una volata proverbiale, si è portato a casa infatti un prezioso successo parziale (impossessandosi al contempo della maglia azzurra di leader della generale) non però prima di aver rischiato, assieme a tutto il gruppo, di esser beffato dall’azione del norvegese Jonas Abrahamsen, ripreso a 50 metri dalla linea dopo aver trascorso tutta la giornata in avanscoperta.

Nono a Follonica e secondo mercoledì, Milan (alla seconda affermazione stagionale dopo quella nella terza tappa della Volta Valenciana) conferma dunque di essere in un ottimo stato di forma facendo valere la sua legge al termine di una frazione nervosa, lunga e, ancora una volta, fredda in cui alcuni di quelli che potevano essere i suoi rivali diretti, perdendo contatto in precedenza, non sono nemmeno arrivati a giocarsi le proprie cartucce nel finale.

LA TAPPA

Come già accaduto nelle frazioni precedenti, anche oggi la fuga va via al primo tentativo. A prendere il largo in particolare, appena dopo il km 0 ad Arrone, sono Lorenzo Quartucci (Team Corratec – Vini Fantini), Alexander Kamp (Tudor Pro Cycling Team), Jonas Abrahamsen (Uno-X Mobility), Alex Tolio (VF Group – Bardiani CSF – Faizanè) e i due della Polti-Kometa Davide Bais e Mirco Maestri che, in breve, si avvantaggiano fino ad avere 4’15”.

Il gruppo tuttavia, contrariamente a quanto avvenuto il giorno precedente, evita che il margine acquisisca proporzioni troppo ampie e così il sestetto approccia l’unico GPM di giornata, il Valico di Castelluccio (16.9 km al 5% medio), con poco più di 3 minuti. In cima, dove Kamp ha la meglio su Quartucci, Bais (che coi 2 punti conquistati torna in maglia verde) e Abrahamsen, il vantaggio si assottiglia ancor di più sotto la spinta degli uomini Cofidis e Intermarché-Wanty i quali, imponendo il loro passo, portano il divario sotto i 2 minuti prima che in discesa il plotone allenti la presa facendo sì in questo modo che i battistrada riacquisiscano spazio.

Arrivato il gap a 5’31, Lidl-Trek, Soudal-Quick Step e Alpecin-Deceuninck si organizzano e inesorabilmente, mettendo i propri passisti a imporre il ritmo, limano il distacco dai fuggitivi. Questi, pur mantenendo una buona coesione lungo i saliscendi del teramano, non possono nulla contro la “fame” delle squadre all’inseguimento e così, entrando a Giulianova per il primo giro del circuito finale con poco più di un minuto, Kamp, Maestri e Abrahamsen rompono l’accordo attaccando e staccando gli altri componenti del tentativo di giornata.

Dietro, Ayuso è costretto ad inseguire il plotone a causa di una foratura ma, aiutato dai compagni, rientra senza problemi prima che la strada riprenda a salire. Davanti, approfittando di un momentaneo calo dell’andatura del gruppo, il terzetto al comando torna a raccogliere secondi di margine ma, raggiunto l’1’12”, Team Dsm, Lidl-Trek ed EF impostano un passo che lascia al traguardo volante di Mosciano Sant’Angelo (1° Maestri davanti a Kamp e Abrahamsen) 40 secondi ai coraggiosi in testa.

Nei chilometri successivi, mentre Arensman fora in un momento chiave e Merlier perde contatto, le formazioni dei velocisti danno fondo alle proprie energie per annullare la sortita dei fuggiaschi i quali vengono riacciuffati tutti all’ultimo chilometro ad eccezione di Abrahamsen. Il nativo di Skien infatti allunga ancora e tiene incredibilmente testa al gruppo fino alle ultime decine di metri quando, a sprint lanciato, viene saltato da Mayrhofer (6°), Zingle (5°), Girmay (4°), Corbin Strong (3°) e soprattutto Jonathan Milan che, con una più alta cadenza di pedalata, brucia praticamente sulla linea Jasper Philipsen conquistando in un colpo solo vittoria di tappa e primo posto nella generale.

Sarà lui quindi a vestire l’azzurro della “corsa dei due mari” domani quando, dopo tre frazioni appannaggio degli uomini veloci, la musica dovrebbe cambiare con la Torricella Sicura-Valle Castellana, una tappa breve, di 144 chilometri, infarcita di colli tra cui il San Giacomo (il più impegnativo di giornata con i suoi 12 km al 6.2% medio) che, a 23.6 chilometri dal traguardo, potrebbe chiamare alla ribalta gli scalatori e gli uomini di classifica. 

Articolo a cura di Tuttobiciweb.it

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