Omicidio Caliandro, l’addio a Giusy nella sua Tradate

TRADATE – La chiesa parrocchiale di Tradate ha iniziato a riempiersi ben prima delle 10 di oggi, lunedì 17 luglio, per l’ultimo saluto a Giuseppina Giusy Caliandro, 41 anni, uccisa lo scorso primo luglio a Gemonio a due passi da via Mazzin davanti a casa. Il feretro è arrivato alle 9.30 accompagnato da familiari e amici, coperto da fiori bianchi e rosa. All’uscita invece un applauso commosso (nel video qui sotto).


Giustizia per Giusy

L’assassino, identificato dai carabinieri, è ancora in fuga. Le ricerche sono state estese anche all’estero. L’uomo ha volontariamente investito Giusy con l’auto prima di fuggire. La macchina è stata poi ritrovata e sequestrata dagli inquirenti. E oggi il dolore per una morte tanto tragica e violenta si mescola, tra i famigliari e gli amici, alla speranza che l’uomo venga al più presto fermato e che Giusy possa avere giustizia.


Ora è accanto a Dio

Alle 10 l’inizio del rito funebre, officiato da don Fabio Turba. «Siamo qui per salutare la nostra amata Giusy», ha esordito il parroco. «La nostra Giusy strappata a noi da una morte violenta ora è accanto a Dio eternamente felice». Molti amici e familiari indossano la maglietta rossa del Campari con cui Giusy amava brindare nei momenti speciali.


L’omelia

«Oggi è il giorno del silenzio per stare accanto a papà Franco, a mamma Katia e a tutti coloro che amavano Giusy – ha sottolineato il parroco nell’omelia – è il giorno del silenzio per stare accanto al Signore. Giusy oggi è tornata a casa non solo perché le sue ceneri torneranno poi nella casa dei genitori. È tornata a casa qui, nella casa del Padre e della Madre dove non entrano né pregiudizi né giudizi che lasciamo alla giustizia umana. Oggi siamo qui per salutarti sapendo che accanto al Signore vivrai una vita più alta e più vera di questa riuscendo ad essere sempre te stessa».

Il ricordo dell’amica

Al termine del rito Giusy è stata ricordata con la lettura di alcuni messaggi postati nei giorni scorsi sui social. Quindi ha parlato un’amica. «Non ti dimenticherò mai, sarai sempre nel mio cuore – ha detto – davi un soprannome a tutti, il tuo era Batman. Quando c’eri tu agli allenamenti della nostra squadra dei calcio femminile tutto più divertente, non ti dimenticheremo mai. So che sei già arrivata in Paradiso e che lassù si saranno divertendo molto di più, ora che ci sei tu». All’uscita del feretro da chiesa è partito un applauso spontaneo, mentre in sottofondo risuonavano le note della canzone di Vasco Rossi I soliti.

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