Trezzano, mortale in monopattino. De Corato e Codacons: «Casco e patentino obbligatori»

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di Eleonora Savino

MILANO – Lo schianto, violentissimo, è avvenuto nella sera del 13 febbraio a Trezzano sul Naviglio e ha coinvolto un monopattino elettrico e una moto: il conducente del monopattino, un uomo di 39 anni, è morto sul colpo, mentre il motociclista, di 60 anni, è deceduto nella mattinata di oggi, lunedì 14 febbraio all’ospedale Niguarda di Milano, dove era stato trasportato in codice rosso. La tragedia si aggiunge così a un bilancio drammatico: salgono infatti a 965 le richieste di soccorso, dal giugno 2020, per incidenti che hanno coinvolto monopattini elettrici.

La proposta di legge della regione al Parlamento

L’incidente ha messo nuovamente in luce la questione della sicurezza stradale per quanto riguarda l’utilizzo di monopattini elettrici. Il dibattito, che si protrae ormai da più di due anni, aveva portato nel novembre 2021 all’introduzione di nuove regole per questi mezzi nel codice della strada, rendendo obbligatorio l’uso di frecce e doppio freno riducendo di 5 chilometri orari la velocità massima consentita. Per l’assessore alla sicurezza della Regione Lombardia, Riccardo De Corato, non bastano: «Le modifiche entrate in vigore non hanno in alcun modo incrementato la sicurezza».

Già nelle scorse settimane, infatti, il Consiglio regionale della Lombardia ha avanzato una proposta di legge al Parlamento per modificare le normative vigenti sui monopattini elettrici. «Una proposta – spiega De Corato – che intende introdurre l’obbligo di copertura assicurativa per tutti, la frequenza ad un corso di abilitazione per i conducenti minorenni, l’obbligatorietà del casco anche per i maggiorenni. E, infine, il marchio CE per ogni monopattino circolante».

Codacons: «È ora di dire basta»

Scende in campo anche il Codacons. «Ancora una tragedia stradale legata ai monopattini elettrici, è ora di dire basta – denuncia il Presidente dell’Associazione, Marco Donzelli – Non si può perdere la vita così. Servono regole chiare: obbligo di casco per tutti, limite di velocità e strade indipendenti dalla carreggiata per evitare ogni possibile rischio. Finché non si farà nulla, si continuerà a morire, e molte di queste morti si sarebbero potute evitare».

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