Truffa sui bonus edilizi per 150 mila euro. Tre nei guai e sequestri nel Legnanese

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LEGNANO – Crediti d’imposta non dovuti, derivanti da false ristrutturazioni edilizie, per un valore di più di 142 mila euro. I militari del Comando provinciale della Guardia di Finanza di Milano hanno dato esecuzione oggi, lunedì 20 febbraio, a due decreti di sequestro preventivo, emessi dal gip presso il Tribunale di Busto Arsizio su richiesta della locale Procura, nei confronti di tre soggetti economici, cessionari degli indebiti crediti d’imposta.

I soggetti sono stati destinatari dei provvedimenti anche se estranei alla frode, dopo che una recente sentenza della Corte di Cassazione ha stabilito che il credito ceduto loro costituisce “cosa pertinente” al reato, commesso dai beneficiari originari del bonus, e la sua libera disponibilità può di fatto aggravare o protrarre le conseguenze del reato, oltre che agevolarne la commissione di altri.

Incassati crediti per lavori mai eseguiti

Nel corso delle indagini, coordinate dal sostituto procuratore Nadia Calcaterra e condotte dai finanzieri del Gruppo Legnano, sono stati eseguiti accertamenti di natura tecnica, sopralluoghi, raccolti documenti dei lavori di ristrutturazione, oltre a perquisizioni e all’analisi della documentazione amministrativo-contabile sequestrata. Tutti questi elementi hanno permesso di individuare i responsabili del reato di indebita percezione di erogazioni pubbliche.

In particolare, gli indagati, legali rappresentanti e amministratori di fatto delle società coinvolte, domiciliati nel Legnanese e nell’Alto Milanese, hanno attestato di aver eseguito lavori di ristrutturazione edilizia (bonus facciate 90% e ristrutturazione bonus 50%) di fatto mai eseguiti e hanno così percepito indebitamente, e poi ceduto a terzi, i crediti d’imposta inesistenti. Il procedimento penale è ancora nella fase delle indagini preliminari.

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