Tullio De Piscopo e Gianni Cazzola aprono Eventi in Jazz. E a Busto è già show

BUSTO ARSIZIOTullio De Piscopo e Gianni Cazzola, insieme sul palco del teatro Sociale, domenica 1° ottobre alle 21, per la serata inaugurale dell’edizione 2023 di Eventi in Jazz, il festival musicale di Busto e Castellanza (quest’anno senza Gallarate). Ma lo show è già iniziato, con i due grandi batteristi legati a doppio filo a Busto Arsizio – il primo ci vive da 63 anni, il secondo ormai è di casa e ci torna spesso – che hanno monopolizzato la presentazione del festival. «Come avrete già capito, sarà un concerto scoppiettante» preannuncia Mario Caccia, patron di Abeat Records e direttore artistico di questa nuova edizione di Eventi in Jazz.

Che accoppiata!

Con Gianni Cazzola, 85 anni ma energia da vendere, è subito show nello show. La conferenza stampa diventa un continuo rimpallo tra i due “big” della batteria. Dai commenti su Bologna-Napoli di domenica – Cazzola è bolognese di San Giovanni in Persiceto, De Piscopo napoletano di Porta Capuana ma anche amico di Rudi Garcia, «che è un grande appassionato di jazz» – ai ricordi degli anni ’60, quando Gianni ospitava a Busto Arsizio Tullio, emigrato a Milano, fino a quelli dell’epoca di Telealtomilanese e Antenna Tre. E tra una battuta e un accenno di batteria con le mani sul tavolo, i due finiscono a pranzo con il sindaco Antonelli alla “Caprese” di piazza Lucio Flauto, dove i gestori napoletani accolgono Tullio De Piscopo come un eroe. «Tullio? Uno di noi» ammette Antonelli.

De Piscopo&Cazzola sul palco

Cinque date tra Busto Arsizio, tutte in ottobre al teatro Sociale, e Castellanza, a novembre al teatro Dante. Non c’è più Gallarate in cartellone, ma il cast messo assieme da Mario Caccia è stellare. Preparatevi ad una serie di “sold out”. Si parte il primo ottobre, con «una nostra eccellenza cittadina, Gianni Cazzola» – o meglio “the great Gianni Cazzola”, batterista bolognese che vive da 63 anni a Busto Arsizio – e con Tullio De Piscopo, «di cui è inutile citare la statura artistica, che si è prestato in maniera commovente». Sul palco anche la New jazz generation, una compagine con la “meglio gioventù” del jazz nazionale. «Sarà un tributo al Maestro Gianni Cazzola» annuncia il direttore artistico. «Mi sono prodigato per vedere Gianni suonare nella sua città, a Eventi in Jazz – rivela De Piscopo – sarò io a presentarlo con orgoglio. La serata è di Gianni, io non c’entro niente. Ma un pezzo lo facciamo, anche due».

Le altre date

Ma anche le date successive non scherzano. Sabato 7 ottobre sul palco del Sociale salirà «il pianista jazz italiano più conosciuto nel mondo, Enrico Pieranunzi, un peso massimo sulla scena internazionale accompagnato da Rosario Giuliani, sassofonista sulla cresta dell’onda», per quello che sarà «un concerto unico nel suo genere». E venerdì 13 ottobre sarà la volta dei «paladini del rock progressive, o jazz rock per taluni», il Banco del Mutuo Soccorso. «Occasione più unica che rara». A novembre si va a Castellanza: il 10 spazio al «gypsy jazz con un doppio set» – Manomanouche Quartet e Sugarpie&The Candymen – e il 17 tocca a Claudio Fasoli, «personaggio di grande valore del panorama italiano, due volte vincitore del Top Referendum Jazz – indetto dalla prestigiosa rivista Musica Jazz, che guarda caso questo mese aveva in copertina Tullio De Piscopo – con più di 10 musicisti che si esibiranno al suo fianco».

Il prezzo della cultura

«E chi non viene a vedere cinque concerti a 37 euro, guaglio’?» ammette Tullio De Piscopo. «E pure gratis per gli Under 26, è bellissimo». Abbonamento per cinque serate ad appena 37,50 euro, biglietto per il singolo concerto a 10 euro. Scelta – quella di far pagare un biglietto di ingresso – confermata dalla scorsa edizione che, per la vicesindaco e assessore alla cultura di Busto Arsizio Manuela Maffioli è segno del «valore materiale concreto della cultura, che è professione, pur riuscendo a tenere un prezzo calmierato che non preclude l’accesso a nessuno grazie al contributo delle amministrazioni e degli sponsor». E l’avvocato Rocco Paolo Puce, che con lo studio legale Puce&Partners è main sponsor del festival, rivela: «Siamo orgogliosi di sostenere un’iniziativa che porta cultura, gioia e bellezza. Vero antidoto contro tutte le brutture che siamo costretti a vedere». Per l’assessore alla cultura di Castellanza Davide Tarlazzi «una rassegna che si è saputa costruire pubblico di riferimento che va di edizione in edizione allargandosi e che aumenta l’attrattività culturale del nostro territorio, oltre ad essere strumento concreto per valorizzare i teatri come luoghi di cultura».

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