A Varese gli amministratori di condominio fanno squadra: il nuovo corso Aiac

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VARESE – Una squadra per puntare all’eccellenza: nel 2021, anno ancora segnato dalla piaga del Covid, Aiac (Associazione Italiana Amministratori Condomini) ha scelto di rilanciarsi in grande partendo da Varese. Per la prima volta in assoluto non sarà una sola persona a guidare la sua delegazione provinciale, bensì un intero team.

La nuova politica di Aiac

Lo scorso 27 febbraio a Villa Cagnola è stata presentata la squadra che avrà il compito di tracciare la nuova politica di Aiac nella gestione delle delegazioni provinciali. «Il nostro lavoro richiede specializzazioni in ambiti molto differenti tra loro: sono necessarie nozioni legali, fiscali e tributarie, commerciali, tecniche», ha commentato il neonominato presidente provinciale Claudio Tarantola.
«Quindi perché non creare un team affiatato, composto da colleghi con competenze multidisciplinari in grado di offrire primo supporto a tutti gli associati? Solo con un lavoro di squadra saremo in grado di puntare a quell’eccellenza che già intravediamo per il 2025.
Il continuo supporto e confronto con la sede nazionale di Brescia sarà un’ulteriore garanzia di successo: è una per tutta l’Italia ed è l’unica federazione che assicura a tutti gli associati un filo diretto e costante con il proprio presidente nazionale e il responsabile scientifico (rispettivamente Antonio Mete e Loredana Erroi, ndr)».

La figura chiave per l’avvio del progetto

Il neopresidente ha finalmente rivelato le sue scelte per la provincia di Varese, a partire dalla prima figura chiave, e condizione sine qua non, affinché il progetto potesse partire: la collega Sara de Simone, a cui viene affidata la segreteria provinciale. Completano il team Mauro Olivares, già nel direttivo nazionale, Matteo Marchetti con la sua competenza in ambito tributario e fiscale e Angelo Paronelli, già referente per Confesercenti e specializzato nelle pratiche inerenti i bonus fiscali.
In programma ci sono nuovi format e contenuti per i corsi di formazione obbligatoria sul DM 140/2014: «Aiac Varese crede che una formazione continua sia la base per la nostra professione. In un momento così complicato per l’intera società – ha sottolineato il neopresidente Tarantola – la piaga del Covid ci costringe ad affrontare nuove sfide: siamo di fronte a continui cambiamenti normativi e organizzativi, è il momento di promuovere la formazione. Se fatta in maniera produttiva è il primo investimento per un professionista. Non solo: nuovi servizi e nuovi vantaggi saranno a disposizione dei soci Aiac nel prossimo futuro».

Un privilegio guadagnato sul campo

Aiac Varese diventerà ancora più esclusiva: «Non puntiamo a fare solo tesserati, noi gestiamo il patrimonio immobiliare dei nostri condòmini, i sacrifici della loro intera vita, le loro lacrime e il sudore dei loro sforzi. Se questo non ci è chiaro abbiamo sbagliato lavoro. Dobbiamo arrivare al traguardo: essere associati in Aiac dovrà essere un privilegio guadagnato sul campo, con estrema competenza e altrettanta onestà e serietà. Tesserino e timbro saranno una ricompensa da meritarsi, non semplici “accessori” associativi da esibire». Con queste parole si è chiuso l’intervento di Tarantola, dopo avere ringraziato di cuore Sara de Simone, Mauro Olivares, Matteo Marchetti e Angelo Paronelli «per avere accettato quest’onere, responsabilità e fardello nell’innalzare ancora di più una sigla – Aiac – composta da persone, anime e cuori».

Ai tempi del virus anche le assemblee condominiali si fanno in conference call

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