Varese, i consigli di quartiere sull’uscita della Lega: «Grave torto ai cittadini»

La mappa dei 12 consigli di quartiere di Varese

VARESE – Lo scorso sabato l’annuncio della Lega di Varese: «Lasciamo i consigli di quartiere: così sono inutili». Dopo la pronta replica da parte del capogruppo Pd Giacomo Fisco ora ad esprimersi sono i coordinatori dei 12 “parlamentini” in cui è suddiviso il territorio comunale della città giardino. «Abbiamo sempre interpretato il nostro ruolo con la massima trasparenza», dicono in una lettera.

Parlano i coordinatori

E poi ancora rimarcano: «Chi si allontana fa un grave torto ai cittadini del suo quartiere». I coordinatori bacchettano i consiglieri leghisti: alcuni, dicono, «non hanno praticamente mai onorato l’impegno assunto». Non negano le difficoltà ma ribadiscono l’importanza di uno strumento democratico utile per i cittadini, che era invece stato bollato dai leghisti come «un’arma di distrazione di massa». A firmare la lettera sono i coordinatori (in ordine numerico dal consiglio di quartiere 1 al 12) Daniela Penazzi, Davide Castelli, Marika Merani, Giovanna Ferloni, Luca Piazza, Nicoletta Ballerio, Marco Regazzoni, Luca Bragagnolo, Alessandro Carluccio, Nicola Pasquini, Riccardo Tomaiuoli, Nadia Tortoreto.

La lettera integrale

Noi coordinatori dei Consigli di Quartiere della città di Varese esprimiamo dispiacere per la decisione della Lega di ritirare i componenti da loro indicati (tra l’altro la rappresentanza leghista è presente in soli 7 consigli su 12). 
Con alcuni di essi si era creato un clima di collaborazione e fiducia. Altri, invece, non hanno praticamente mai onorato l’impegno assunto: non si capisce perciò il senso di questa scelta, che lascerà alcuni cittadini senza rappresentanza nei 7 consigli in cui la Lega era presente.
Qualche difficoltà c’è, inutile negarlo ma anche perché i Consigli di Quartiere sono ancora in una fase iniziale e stanno iniziando adesso a dare i loro frutti. Abbandonarli ora vuol dire rinunciare a costruire insieme uno strumento democratico e utile ai cittadini e all’amministrazione, che può e deve diventare un punto di riferimento per gli abitanti dei quartieri della città.
Abbiamo sempre interpretato il nostro ruolo con la massima trasparenza, quindi respingiamo al mittente le accuse di mancata condivisione di informazioni ai consiglieri.
Chi oggi si allontana dai consigli fa anzitutto un grave torto ai cittadini del proprio quartiere, e se ne assume la responsabilità. La vita dei consigli comunque prosegue, così come l’impegno nostro e dei tanti altri consiglieri nominati, sempre con l’obiettivo di rendere partecipata la vita della nostra città.