Varese, gazebo in centro: manca solo la Lega. Per il carroccio campagna “on the road”

E’ iniziata la campagna elettorale a Varese

VARESE – Centrodestra tutti presenti in centro, tranne la Lega. Come gazebo. Il Carroccio per colmare il “buco” ha scelto per questo primo sabato di settembre una presenza “on the road”, ovvero niente “cappella votiva tradizionale”, ma un peregrinare per le strade cittadine e distribuire volantini. Strano? «Sì – rivela più di un leghista – visto che siamo la Lega, il primo partito in città, con la sede nel cuore del centro chiusa e senza i gazebo. Proprio noi, che da sempre ci distinguiamo per la “gazebata”».

Tutti presenti

«Ho “prenotato” il posto da settimane. Proprio qui all’ingresso di corso Matteotti, così si vede bene». Lo dice con orgoglio Rosa Tagliani, inossidabile esponente di Forza Italia la cui fede nel partito non ha vacillato nemmeno nel momento più duro delle ultime settimane: le dimissioni del commissario Giacomo Caliendo. E, infatti, in questo primo fine settimana di settembre sta lì, all’ingresso del corso a distribuire volantini e “tampinare” passanti, insieme al candidato di bandiera Simone Longhini, unico varesino nelle liste forziste e un paio di militanti.

Poco oltre, divisi (per ora) solo da una grossa fioriera, il gazebo di Azione e Italia Viva: alle 9, con Carlo Alberto Coletto tutti operativi, compreso il consigliere comunale Giuseppe Pullara e con materiale elettorale in bella vista e pronto per essere smistato. Per non parlare del cuore del corso: piazza del Podestà dove non è ancora passata l’ora di cappuccino e cornetto che già sventolano le bandiere di Fratelli d’Italia e poco più in là le Cinque stelle del movimento di Conte per la presentazione all’aperto dei candidati. Presente anche il Partito democratico che ha scelto di posizionarsi a due passi dall’ex piantone, ovvero un’altra porta d’ingresso al centro cittadino.

Insomma, l’arco costituzionale è ben rappresentato: «C’era perfino Italexit», aggiunge qualche leghista, amareggiato per dare ancor maggior evidenza (negativa) all’assenza del gazebo.

Colpa delle lungaggini burocratiche

«Non ci siamo per questioni burocratiche. Tempi lunghi». Questa la spiegazione che arriva dal vertice cittadino del partito. Argomentazione subito rintuzzata: «Tempi lunghi solo per noi della Lega? Mi pare strano, vista la folta presenza degli altri partiti. Forse la verità è che a questo giro il clima elettorale non lo sentiamo per diversi motivi. E questo è un brutto segnale».