Tra Vietnam, mine e supereroi a Varese il pubblico premia il festival Cortisonici

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VARESE – Superpoteri, mine russe e la varia umanità che popola le strade del Vietnam sono stati i protagonisti della serata conclusiva di Cortisonici, dall’affluenza «non scontata, vista la pioggia e i protocolli di sicurezza», nella quale ieri, sabato 29 agosto, si sono tenute ai Giardini Estensi di Varese le premiazioni del festival. Presentati da Tatiana Tascione, Massimo Lazzaroni e Matteo Angaroni a trionfare sono stati i film “Fulmini e saette – Thunderbolts and lightning” di Daniele Lince, “Bolwanka” di Nikita Vlasov e “Stay awake, be ready” di Pham Thien An.

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Uno spaccato di vita cruento

“Uno spaccato di vita cruento, movimentato, in cui i personaggi brulicano come in un formicaio denso di azioni e parole. Mirabile la gestione dello spazio e della luce, che si accordano in maniera coerente alla narrazione, fino a diventare essi stessi personaggi sulla scena e portatori di senso”; sono queste le motivazioni che hanno spinto la redazione de I 400 Calci, rivista online di cinema, a scegliere per il premio della giuria “Stay awake, be ready” di Pham Thien An. Il regista ha inviato un messaggio nel quale ha espresso la propria felicità per essere riuscito a far conoscere a un pubblico distante, e ampio, il suo mondo: «Verrò a Varese a festeggiare una volta che sarà terminata questa pandemia».

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La Donna Saetta e il conto alla rovescia

A “Fulmini e saette – Thunderbolts and lightning”, filmato che mostra il confronto tra la Donna Saetta, supereroina interpretata da Carolina Crescentini, e suo marito, è stato assegnato dall’associazione Cortisonici il premio Ronzinanti. «Il nostro prossimo obiettivo è esordire nel lungometraggio», ha dichiarato Lince, sul palco insieme a Elena Beatrice, di solito coregista ma in questo caso autrice dello storyboard, con la quale forma una coppia nella vita, oltre che nel lavoro. Le preferenze del pubblico sono invece andate al brillante “Bolwanka” di Nikita Vlasov (Russia), nel quale Timofey, alle prese con il conto alla rovescia per lo scoppio di una mina, innescata dalla fidanzata che ci si è seduta sopra, chiede aiuto alla propria madre, “sminatrice” di professione.

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Sold out e conferenze affollate come risposta

«Avevamo mille dubbi per le condizioni meteo e la nuova formula all’aperto», ha raccontato Lazzaroni, direttore del festival. «Come risposta abbiamo avuto totali sold out e conferenze affollate, tutto si è svolto in serenità. E, dopo la selezione di un numero imponente di filmati, sono soddisfatto anche della qualità della proiezioni; hanno vinto corti di generi diversi, riflettendo quella che è un po’ la cifra di Cortisonici, rassegna che spazia dalle opere d’autore a quelle di puro intrattenimento». Davide Galimberti, sindaco e assessore alla Cultura di Varese, si è complimentato con lo staff e con il pubblico della serata, che è uscito nonostante le intemperie: «In un momento come questo mi domando spesso come si possa dare un aiuto reale alla cultura: penso che, prima ancora che con contributi, sovvenzioni e agevolazioni, si debba permetterle di lavorare e così aprire le menti e i cuori a tutti noi».

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