Crisi medici di base, Parrino punge Vergiate 2030: «Critiche senza senso»

VERGIATE – «È un’opposizione senza argomenti, scrive comunicati senza senso. Che parli pure, noi intanto lavoriamo per la comunità». È seccato, non lo nasconde. Il sindaco Daniele Parrino alza il muro di fronte alle critiche di Vergiate 2030 sulla mancanza dei medici di base. Il gruppo di minoranza guidato da Romano Balzarini ha infatti – nuovamente – incalzato la giunta, perché di attivasse a «fare di più» di fronte ai buchi causati dai pensionamenti dei medici. Ora il primo cittadino prova a mettere un punto, in via definitiva, alle polemiche.

I miracoli

Il punto di partenza, di fatto, non cambia: «Non è responsabilità dell’amministrazione comunale, non so più come dirlo». E se per Vergiate 2030 scrivere lettere indirizzate ad Ats e Asst per sottolineare il problema – che è evidente – non è sufficiente, allora Parrino replica che «noi continuiamo a rimboccarci le maniche per la comunità, anche in estate e senza andare in ferie. Questo ci interessa. L’opposizione critica? Non mi tange, continui pure». E qualche sassolino se lo toglie: «Quando avranno l’onere e l’onore di amministrare Vergiate, sarò curioso di scoprire i miracoli che sono in grado di fare. Visto sembrano avere una soluzione per tutto».

I puntini sulle i

In generale, dice il sindaco, «sono argomenti trattati mille volte, è un argomento che abbiamo già chiuso mesi fa». Ma i puntini sulle i li mette. In particolare sul servizio di scelta e revoca del medico in farmacia, con un focus su quella di Vergiate. Il gruppo di Balzarini ha sottolineato che «abbiamo avuto segnalazioni di cittadini che non avrebbero più il servizio di scelta». Piccata la replica di Parrino: «Non è vero, viene offerta perfettamente questa possibilità. C’è stato un problema coi software, ma non per colpa della farmacia. È Ats che non aveva messo a disposizione la piattaforma. Un intoppo tecnico, quindi». Come ha precisato Vergiate 2030, si trattava di voci di paese. Ma è diventato un assist per il sindaco: «Prima di dire qualcosa è meglio verificare, altrimenti è solo mancanza di serietà».

Parola alla farmacia

Chiamata in causa la farmacia comunale, interviene direttamente il presidente dell’Asss (Azienda speciale servizi sanitari) Federica Angoli: «Balzarini, per onestà intellettuale, avrebbe il dovere di verificare la correttezza di quelle che definisce voci di paese». E precisa quelli che sono i doveri di servizio a favore della comunità:

La farmacia comunale di Vergiate eroga con puntualità e con spirito di collaborazione il servizio di scelta e revoca del medico di base sin dal 5 luglio, primo giorno di attivazione dello stesso da parte di Regione Lombardia. Attraverso la procedura online attivabile dalle farmacie non è però purtroppo possibile scegliere i medici di medicina generale che hanno già raggiunto il numero massimo di assistiti (medici massimalisti) ed eventuali deroghe concesse agli stessi medici possono essere visibili solo agli sportelli di scelta e revoca delle Asst. Allo stato, vista la carenza dei medici di base, quasi tutti i medici hanno raggiunto il numero massimo di assistiti e pertanto le farmacie (non solo quella di Vergiate, tutte le farmacie) non sono in grado di vedere a sistema le deroghe concesse dalla Regione ai professionisti per potersi prendere cura di nuovi utenti oltre il numero massimo normalmente assegnato. Questo fatto, nonostante la totale disponibilità, rende complicata l’erogazione del servizio da parte degli esercizi farmaceutici in modo soddisfacente e per quanto riguarda la farmacia di Vergiate obbliga spesso a dirottare l’utenza presso lo sportello di scelta e revoca di Ats di Angera, dove il database disponibile agli operatori è invece assolutamente completo ed esaustivo.

Oltre a togliersi anche un sassolino dalla scarpa su quello che Vergiate 2030 ha definito «il pessimo servizio dei tamponi in piena pandemia»:

Chiediamo al consigliere Balzarini se è a conoscenza delle modalità di erogazione del servizio da parte di ASSSV, delle giornate e degli orari di apertura, del numero di tamponi effettuati, del corrispettivo richiesto dalla Farmacia agli utenti per l’esecuzione dei tamponi. Riteniamo proprio che questi siano dati non conosciuti, altrimenti il consigliere Romano Balzarini si sarebbe espresso in modo diverso evitando considerazioni inopportune.

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