Mancano medici di base, Vergiate 2030 torna alla carica: «Il Comune faccia di più»

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VERGIATE – Lo ha detto una volta, ora lo ripete: «Bisogna che anche il Comune faccia di più, subito». Parla la minoranza di Vergiate 2030, che a distanza di mesi torna su una delle questioni più discusse in paese: i medici di base. «Nel 2022 sono dimezzati in pochi mesi. Sorpresa? Mica tanto. Era tutto ampiamente prevedibile perché il problema è diffuso, nazionale». Ma ognuno guarda al proprio orto e per il gruppo guidato da Romano Balzarini la domanda si ripropone: «Cosa è stato fatto dalla giunta per rendere attrattiva Vergiate a nuovi medici?».

«Fumo negli occhi»

In una lunga nota, in cui vengono riepilogati i passaggi che finora hanno scandito le azioni del sindaco Daniele Parrino per individuare una soluzione e sostituire i medici di base che quest’anno hanno raggiunto la pensione, Vergiate 2030 si mette fin da subito sull’offensiva. E punta il dito contro il primo cittadino: «Nessuno può pensare di giocare allo scaricabarile. O peggio, buttare fumo negli occhi per svicolare dalle proprie responsabilità. Limitandosi a qualche telefonata innocua a Varese, per poi dire che Regione a Milano è cattiva».

Colpa del Pd?

Da qui, il tentativo di «fare chiarezza sulle vere ragione della carenza, a livello nazionale, dei medici». Due i motivi, dicono: il tetto di spesa delle assunzioni e l’assenza di programmazione del sistema formativo. Quindi: «Non è proprio vero che è tutta colpa di Regione Lombardia, come ci ha voluto far credere il Pd vergiatese. In altre Regioni d’Italia a guida dem, il problema è identico». Ma, anzi, arriva l’affondo: «Se guardiamo bene al periodo storico, il Pd a Roma è stato al governo per 10 anni su 14. Dunque, di chi sarebbe la maggiore responsabilità?».

Tutte le domande: ordinario o straordinario?

Ma il focus resta Vergiate. E il quesito è secco: «A parte le comunicazioni innocue con Ats e Asst (in riferimento alle lettere inviate dal sindaco, ndr) cosa è stato fatto dalla giunta per rendere attrattivo il nostro paese a nuovi medici? Sì, perché per decidere di stabilirsi qui devono vederci un vantaggio». Ma questa è competenza del Comune? Senza fronzoli la minoranza: «Eccome, è del Comune la migliore gestione possibile dei propri spazi, come gli ambulatori a disposizione. Ma questi sono attrattivi veramente? Spesso la giunta fa passare per straordinario quello che è ordinario».

La proposta

Lo scorso febbraio Vergiate 2030 ha già toccato la questione, anche in aula. «Avevamo fatto una proposta, ovviamente respinta con sdegno dalla maggioranza, per sollecitare un confronto continuo con Ats e Asst. E avevamo chiesto di coinvolgere l’Azienda speciale servizi sanitari comunale, ovvero la farmacia, per proporre un servizio di segreteria unificato ai medici di base. A parte le risposte spocchiose della giunta, non è stato fatto assolutamente nulla». A vergiate ora ci sono tre medici, di quelli che definiscono «storici». E la preoccupazione resta: «Nel giro di pochi anni potremmo trovarci veramente in grave difficoltà».

Il punto farmacie

Da inizio luglio, sottolinea poi Vergiate 2030, «su iniziativa di Regione si può fare la scelta del medico alle farmacie. Proprio Regione, nell’ambito di un accordo con le farmacie, riconosce un indennizzo economico, per ciascuna scelta o revoca, pari a 1,25 euro al netto Iva. E poi è nell’interesse delle farmacie attrarre clienti. Se è comunale, allora ancora di più dovrebbe essere un dovere dare un servizio che agevola gli utenti, specie quelli più anziani». A Cimbro, è privata e «ci risulta che eroghi il servizio regolarmente», aggiungono. «A Vergiate sembra esserci qualche problema. Abbiamo avuto segnalazioni di cittadini che non avrebbero più il servizio di scelta del medico da parte della farmacia comunale, nonostante il cartello all’ingresso». Voci di paese, precisa la squadra Balzarini. Motivo per cui «vorremmo essere smentiti subito dalla giunta: la farmacia manda allo sportello di Angera, invece che erogare il servizio? Dopo il pessimo servizio dei tamponi in piena pandemia, sarebbe un altro scivolone ingiustificabile».

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