Medici di base in calo a Vergiate, Parrino: «Monti banalizza»

VERGIATE – Per avere medici di base serve un paese attrattivo? «Noi gli strumenti necessari ce li abbiamo. È il principio che è sbagliato: non si può banalizzare». Qualcosa non torna, secondo il sindaco Daniele Parrino. In scia alle ultime dichiarazioni di Emanuele Monti, presidente della Commissione Sanità di Regione Lombardia, il primo cittadino di Vergiate prende posizione sulla mancanza dei medici di medicina generale, ormai tutti a un passo dalla pensione. Con tutti i rischi che ne conseguono, ormai ben noti, e le preoccupazioni dei cittadini.

Un diritto dei cittadini

Il consigliere regionale leghista ha di recente sottolineato che è necessario «attivarsi con Ats, il dipartimento di cure primarie e l’accademia di formazione». ma soprattutto bisogna essere attrattivi, cioè «creare le condizioni in modo che Vergiate possa dimostrare di avere strumenti vantaggiosi per i medici di base». Dichiarazioni, queste, che «mi hanno colpito», dice ora Parrino. «Premesso che siamo dotati di ambienti e offriamo servizi socio-sanitari che negli altri Comuni ci invidiano», l’attenzione in realtà si sposta su altro.

«È il principio a essere sbagliato. Vuol dire che chi non ha a disposizione strutture attrattive, deve rinunciare ai medici?». La risposta è semplice: «No, deve essere un diritto dei cittadini». Oltre al fatto che «deve essere sul territorio: non è pensabile che ora le persone debbano avere un riferimento che è lontano».

Ok gli ambulatori, ma non vuoti

Lo stesso vale per i locali degli ambulatori: «Ciò che conta non è avere quelli giusti, ma che ci siano i medici al loro interno», aggiunge Parrino. In questo senso «Ats e Regione devono riuscire a costruire un sistema che possa offrire le condizioni ideali per soddisfare il fabbisogno. Non si può banalizzare dicendo che dipende solo dalle sale». Che è poi ciò che interessa a Vergiate: «Non voglio essere etichettato come un sindaco di partito. Il Pd ha organizzato un incontro con il consigliere Astuti, ho partecipato perché invitato. Farei la stessa cosa se lo organizzasse la Lega o qualsiasi altro partito». Il significato di fondo è sempre lo stesso: «Tutti quelli che possono dare una mano, sono i benvenuti».

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