A Vergiate un nuovo medico di base. Sarà operativo negli ambulatori comunali

VERGIATE – Vergiate tira un sospiro di sollievo. Almeno per ora. A partire da ieri, 29 marzo, sarà operativo un nuovo medico di base. Si tratta di Riccardo Andronaco, il primo – si spera – di una serie di inserimenti che in paese sono diventati quanto più necessari. Il problema è noto: i dottori sono in calo, tra chi ha già cessato l’attività e chi entro l’anno andrà in pensione. Di figure professionali che ora possano sostituirli, ce ne sono poche. Qui come altrove. Tanto che il sindaco Daniele Parrino, in primis, si è già attivato da alcuni mesi per chiedere ad Ats risolvere la questione. Ora sembrano arrivare i primi segnali positivi. Non senza qualche intoppo, però.

Un nuovo medico

Il nuovo medico di base potrà prendere in carico circa 650 pazienti. Questo perché dovrà prima terminare un corso di formazione regionale. Di fatto, questo, l’unico ostacolo burocratico, che una volta superato gli permetterà di raddoppiare il numero di persone da ricevere in studio, fino a 1500. Il servizio sarà effettuato negli ambulatori comunali di piazza Matteotti, proprio dove «piano piano puntiamo dui concentrare tutti i medici che avremo a disposizione», racconta il primo cittadino. «Con l’obiettivo finale di creare un polo che possa offrire un migliore servizio alla comunità». E aggiunge: «Siamo molto soddisfatti, diamo un caloroso benvenuto al dottor Andronaco e gli auguriamo buon lavoro».

I problemi allo sportello

Lavoro che è partito oggi. Anzi, tutto l’iter è partito oggi. Scegliere il nuovo medico non è stato semplice, finora, per i cittadini, che da tempo aspettano l’occasione per sostituire chi è andato – o andrà – in pensione. Infatti, dice Parrino, «ho ricevuto alcune segnalazioni da parte dei cittadini che sono andati all’ufficio di Angera per sbrigare tutte le pratiche. Perché allo sportello non sapevano ci fosse un nuovo dottore in paese». E questo è «assurdo, sarebbe stato utile avere indicazioni prima che cominciasse il servizio». Ma è una questione «già risolta», aggiunge. «Ora abbiamo un nuovo medico disponibile», che è quello che conta.