Vergiate, il sindaco: «Balzarini non faccia terrorismo sull’area ex Mover»

vergiate parrino mover terrorismo

VERGIATE – «Capisco che per esistere sia necessario dire qualcosa per forza. Ma eviterei di fare terrorismo». Il sindaco di Vergiate, Daniele Parrino, prova a gettare acqua sul fuoco. L’area ex Mover, dove dovrebbe sorgere il nuovo centro polifunzionale “Vergiate vita cultura”, accende i botta e risposta. Romano Balzarini (Vergiate 2030) si è concentrato sulle operazioni che riguardano i terreni, tra costi di smaltimento dell’amianto e di bonifica del suolo, oltre alle trattative con i privati. «La situazione è grave», ha commentato il consigliere di minoranza. Ora il primo cittadino vuole fare chiarezza.

Il recupero e i fondi statali

Intanto, sottolinea Parrino, «la rigenerazione urbana prevede che ci siano aree fatiscenti da risanare e migliorare. E lo stesso vale per le strutture». Nel senso che, in caso contrario, verrebbe meno il principio di base del bando istituito dallo stato, che punta al recupero di aree dismesse. In quest’ottica, quindi, il sindaco non ha dubbi: «L’area ex Mover calza perfettamente».
Aldilà delle premesse, il focus di Balzarini è sullo smaltimento di eternit che è presente in una tettoia, parte di un terreno che viene acquisito dal Comune per unificare l’area dove sorgerà il centro culturale. Stesso procedimento per la conseguente bonifica del suolo, che nel corso degli anni ha assorbito l’amianto. Così Parrino: «Nei 5 milioni di euro previsti dal bando sono incluse tutte le spese necessarie per migliorare l’area, che è il senso per cui cerchiamo di intercettare le risorse».

vergiate teatro rigenerazione urbana

«Balzarini non faccia terrorismo»

Nel processo di scambio, quindi, Balzarini ha parlato di «notevole vantaggio al privato». Questo perché, secondo il capogruppo di Vergiate 2030, il proprietario guadagnerebbe un’area pulita, senza spese di bonifica sulle spalle e con la possibilità di vederne il valore aumentare in futuro. Parrino tronca subito: «Non entro nemmeno nel merito di queste dichiarazioni, non è ciò che interessa. Noi vogliamo solo portare a casa il bando e raggiungere i nostri obiettivi: rilanciare un’area degradata. Ed è fondamentale prendere tutto per uniformare e procedere col bando». Con la stoccata finale: «Mi rendo conto che debba dire qualcosa per forza per esistere ma eviterei di fare terrorismo: può dire che non gli piace il progetto, va bene. Ma dire che la situazione è grave è sbagliato».

vergiate parrino mover terrorismo – MALPENSA24