Viaggio virtuale nel tempo fino a 3.000 anni fa per vivere la Cultura di Canegrate

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CANEGRATE – Negli ultimi anni l’amministrazione comunale di Canegrate ha intrapreso un percorso di riscoperta del suo patrimonio archeologico e culturale. Rientra in questo ambito l’allestimento di una sezione archeologica all’interno del polo culturale Catarabia, ove sono esposte riproduzioni dei reperti e documenti originali, e un percorso esterno sui luoghi dei ritrovamenti. Ora, grazie a un progetto finanziato da Fondazione Cariplo, gli strumenti per la conoscenza della Cultura di Canegrate si affacciano alle nuove tecnologie.

La collaborazione tra Csbno, l’azienda speciale che gestisce la biblioteca civica, e Comune di Canegrate ha portato a realizzare un’applicazione che permette di vivere un’esperienza unica: entrare in un villaggio preistorico (nell’immagine in alto). I contenuti di carattere storico, opera dell’esperta archeologa Sara Zannardi, sono stati tradotti in realtà virtuale dalla software house Badbyte e saranno accessibili a chiunque; i visitatori del polo culturale Catarabia, inoltre, potranno sperimentare una vera e propria immersione nella protostoria, utilizzando visori 3D di ultima generazione.

Sabato 5 la presentazione ufficiale

Per presentare alla cittadinanza queste nuove realizzazioni, sabato 5 novembre, a partire dalle ore 10.00, al polo culturale Catarabia di piazza Unità d’Italia 2 si terrà un evento dal titolo “Dall’età del bronzo al digitale. Esperienza immersiva nella Cultura di Canegrate”. Saranno presenti le autorità cittadine, rappresentanti della Soprintendenza archeologia, belle arti e paesaggio per la città metropolitana di Milano e del museo civico Guido Sutemeister di Legnano, nonché alcuni membri delle famiglie degli archeologi Ferrante Rittatore Vonwiller e Guido Sutermeister.

Furono questi ultimi, tra gli anni Venti e Cinquanta del Novecento, a dirigere gli scavi durante i quali furono rinvenuti a Canegrate reperti risalenti all’età del bronzo (XIII secolo a. C.): si tratta per la maggior parte di urne funerarie e di oggetti appartenuti ai defunti, fra cui gioielli e alcune armi. Le caratteristiche particolari dei ritrovamenti hanno permesso di identificare una civiltà originale, che ha preso il nome di “Cultura di Canegrate”.

La tecnologia sposa l’archeologia

In un ideale legame tra passato e futuro, Sara Zannardi, ideatrice del progetto, Mattia Fratus e Massimo Vecchio, per la parte informatica, illustreranno il restyling del sito internet dedicato alla Cultura di Canegrate e l’applicazione di realtà virtuale che, successivamente, i cittadini potranno sperimentare in prima persona. Nel frattempo, il gruppo di insegnanti volontarie “Camminiamo nella storia”, che da anni realizza progetti di archeodidattica dedicati alla cultura preistorica del territorio, proporrà laboratori di scavo e letture animate per i bambini.

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