Villa Baragiola, ecco il bando. Galimberti: «Aziende varesine, è l’ultima occasione»

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Da sinistra Andrea Civati, Enzo Laforgia, Davide Galimberti e Roberto Molinari

VARESE – Un intervento da 12 milioni di euro, che porterà alla realizzazione di un museo, nuovi alloggi e una piazza per il quartiere. Con l’apertura del bando per la riqualificazione di Villa Baragiola il Comune di Varese dà il via all’ultimo grande progetto del Pnrr in città. E il sindaco (nel video qui sotto l’intervista) lancia un invito alle imprese locali. «L’auspicio è che possano partecipare anche aziende del territorio – ha detto Davide Galimberti – visto che fino ad oggi purtroppo le realtà specializzate varesine del settore non solo non si sono aggiudicate gli interventi ma non hanno neanche partecipato».


Ultima grande opera Pnrr

Una vera call to action al territorio quella del primo cittadino, che si augura un esito diverso per l’opera che riguarderà Masnago. «L’auspicio è che in una delle ultime gare possano arrivare anche candidature del territorio. Con questo bando di fatto il Comune di Varese mette a terra quasi tutte le risorse che sono state assegnate con il Pnrr, perché residuano solo pochissimi interventi». Anche questo bando rientra nel protocollo sottoscritto con la Guardia di Finanza, «che in questo anno di applicazione ha dato una serie di risultati importanti», ha sottolineato Galimberti, prima di ringraziare gli uffici comunali per il lavoro svolto per i progetti Pnrr. «Andiamo quasi a completare un’attività amministrativa molto onerosa dal punto di vista dell’impegno e delle professionalità per la mole di risorse assegnate a Varese, che hanno costituito uno sforzo organizzativo».

Al piano terra e al primo piano della villa sorgerà il museo

Aggiudicazione entro fine anno

La procedura per l’assegnazione dei lavori di Villa Baragiola si svolgerà in due fasi. Si parte con un bando con scadenza al prossimo 21 novembre (a questo link la documentazione). Una procedura semplificata per le imprese, che dovranno presentare solo tre dichiarazioni. Quindi saranno analizzate le proposte pervenute e verrà stilata una graduatoria in base a determinati requisiti. I primi dieci classificati saranno invitati a presentare l’offerta tecnica ed economica che verrà poi valutata dalla commissione. L’aggiudicazione all’impresa dovrà avvenire entro fine anno e poi seguiranno 750 giorni circa di cantiere, con la fine lavori entro marzo 2026.

Un nuovo museo per Masnago

Ad entrare nel dettaglio del progetto gli esponenti della giunta di Palazzo Estense, a partire dall’assessore ai lavori pubblici Andrea Civati. «Un intervento che conferma la vocazione culturale del quartiere – ha detto – sarà importante anche restituire il parco di Villa Baragiola alla città attraverso la connessione con piazza Ferrucci». Il progetto prevede infatti un nuovo accesso alla villa dal quartiere di Masnago, che avrà così una vera e propria piazza. Nella villa storica sarà ospitato un museo di arte contemporanea, grazie alla collaborazione con un collezionista privato, Antonio Manca, che risiede a Milano. «Abbiamo già avuto contatti con lui ed effettuato sopralluoghi – ha sottolineato l’assessore alla cultura Enzo Laforgia – ha un patrimonio importante di opere d’arte, che metterà a disposizione non solo con l’allestimento di un’esposizione permanente ma anche facendo girare altre opere della sua collezione». Il tutto avverrà nel rispetto di una villa storica che contiene elementi di pregio che saranno salvaguardati, dai soffitti ai pavimenti alle vetrate. «Si recupera un edificio abbandonato da tantissimo tempo – ha aggiunto Laforgia – che si collegherà al Castello di Masnago e al Liceo artistico che si trovano qui vicino, mentre andando verso il centro si potrebbe configurare un percorso tra spazi museali all’aperto e al chiuso legati all’arte contemporanea, come Villa Panza e la Fondazione Morandini».

Uno dei rendering del progetto per la villa storica

Trenta alloggi tra la villa e il quartiere

Il progetto di riqualificazione di Villa Baragiola comprende anche 30 alloggi, di cui 7 esterni tra via Valverde e via Piatti che verranno ristrutturati. 23 invece saranno di nuova realizzazione negli spazi della villa storica, in edifici ora dismessi e presso la struttura adiacente, di cui alcuni recuperati da aree che attualmente ospitano uffici. Saranno configurati come Sas (servizi abitativi sociali), cioè locazioni a prezzi calmierati per alcune fasce di popolazione, come ad esempio le giovani coppie, che non rientrano nelle casistiche seguite dai servizi sociali. 3 alloggi costituiranno invece un appoggio al museo e ospiteranno artisti e studenti di accademie.

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