Whirlpool parla turco: accordo con Arcelik che deterrà il 75% dell’area Emea

BIANDRONNOLe novità tanto attese sono arrivate. C’è l’accordo per il futuro dell’area Emea (Europa, Medio Oriente e Africa) di Whirlpool, che riguarda dunque anche gli stabilimenti italiani tra cui quello varesino di Cassinetta di Biandronno (nella foto). Intesa tra la multinazionale americana e un gruppo turco.

Ad Arcelik il 75%

Si tratta di Arçelik A.Ş, azienda produttrice di elettrodomestici con sede a Istanbul. L’intesa prevede la nascita per l’area Emea di una nuova società che sarà costituita al 75% dal gruppo turco e per il rimanente 25% da Whirlpool. Una realtà in cui confluiranno tutte le funzioni e le fabbriche attuali, dal fatturato previsto intorno ai 6 miliardi di euro e con circa 200 milioni di euro di sinergie sui costi. La transazione dovrebbe concludersi nella seconda metà del 2023, successivamente alla valutazione sulle norme in materia di antitrust da parte della Commissione europea. La comunicazione agli azionisti, originariamente prevista per il 31 gennaio, ha subito una forte accelerata, a detta della direzione aziendale, per trovare un momento comune tra la Borsa finanziaria americana e turca. Ora c’è attesa per capire come l’accordo si tradurrà per i siti italiani, tra cui Cassinetta, dove tra assunti diretti e indotto gravitano circa 5000 lavoratori.

Mantenere l’occupazione

In seguito alla notizia dell’annuncio da parte di Whirlpool le segreterie nazionali di Fim Fiom e Uil hanno diffuso una nota in cui si sottolinea l’importanza di mantenere l’occupazione, auspicando da subito l’interessamento da parte del Governo.

Tutte le operazioni di questo genere comportano forti rischi industriali e occupazionali, a causa delle così dette sinergie e ottimizzazioni dei costi. Di fatto nel comunicato di Whirlpool questo è già previsto quando dice che “si prevede che le attività combinate genereranno sinergie di costi per oltre 200 milioni di euro.” Chiediamo dunque con urgenza la convocazione di un tavolo ministeriale dove il Governo confermi con i fatti che l’elettrodomestico rappresenta un settore manufatturiero strategico per il nostro paese. È necessario avere garanzie sul mantenimento occupazionale dei 4.700 dipendenti e industriale con tutti gli stabilimenti e i centri ricerca.

Evitare un’altra Napoli

Nella chiusura dello stabilimento Whirlpool di Napoli le istituzioni non ci hanno sostenuto nel
contrastare la scelta della multinazionale americana perché in concreto cercarono di attivarsi a scelta già compiuta, è quindi necessario che il Ministro Urso definisca le garanzie occupazionali e industriali sia da Arçelik che da Whirlpool nei prossimi mesi, prima della costituzione della nuova società.

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