Whirlpool, i sindacati chiedono un tavolo al Governo. «Garantire il futuro dei siti»

La partenza della fiaccolata per il futuro di Whirlpool del 14 ottobre scorso

BIANDRONNO – La notizia arriva da Roma, ma non può non riguardare da vicino Biandronno e in particolare Cassinetta, dove ha sede lo stabilimento Whirlpool che occupa circa 2500 persone (con un indotto di altrettanti posti di lavoro). I sindacati nazionali si sono riuniti in seguito all’annuncio della multinazionale sulle trattative aperte per la vendita. Al nuovo Governo viene chiesto un incontro al più presto.

I sindacati chiamano il Ministero

A riunirsi venerdì 28 ottobre è stato il coordinamento unitario Fim Fiom Uilm, che ha deciso di chiedere un incontro al Ministro delle Imprese (ex Mise). «Dopo la comunicazione fatta il 21 ottobre al Cae (comunicato sindacale europeo di gruppo) dalla multinazionale di aver avviato una procedura di cessione dell’area produttiva Emea e di essere in trattativa con due potenziali acquirenti, riteniamo urgente aver un tavolo al Ministero per vincolare l’eventuale cessione a garanzie occupazionali e produttive. Lo stesso Governo dovrà pronunciarsi se ritiene strategico il settore degli elettrodomestici e quali azioni straordinarie intende intraprendere per la salvaguardia del comparto».

Garanzie per tutti i siti

In questo momento di turbolenza dei mercati con ripercussioni anche sulle vendite degli elettrodomestici secondo i sindacati è necessario aumentare le risorse destinate agli investimenti per lo sviluppo di nuovi prodotti certificati per il risparmio energetico e la sostenibilità ambientale e immaginare nuove misure di politica industriale. «Se vi sarà la cessione di Whirlpool Emea – proseguono le tre sigle – chiederemo al Ministero delle Imprese di garantire tutti i siti produttivi e l’intera occupazione di 5000 dipendenti. Finché non otterremo risposte, prosegue il blocco degli straordinari. In caso di mancata convocazione saranno intraprese nuove iniziative di mobilitazione». Inoltre le segreterie nazionali sono impegnate a programmare un’assemblea dei delegati del comparto, per elaborare proposte relative a politiche industriali del settore da sottoporre al nuovo esecutivo.