Zona rossa, la Lombardia farà ricorso. Fontana: «Scelta basata su dati vecchi»

MILANOZona rossa, la Lombardia è pronta a fare ricorso. «Ho chiesto al ministro Speranza di ripensarci – rivela il governatore Attilio Fontana in diretta a “Pomeriggio Cinque” – invieremo delle accurate note per spiegare le motivazioni della nostra opposizione. I parametri sono basati su dati vecchi, in questo caso del 30 dicembre, e non tengono conto di importantissimi indicatori a noi favorevoli, come per esempio l’Rt sull’ospedalizzazione». Fontana è convinto che in Lombardia «negli ultimi 15 giorni» la situazione sia «migliorata almeno per classificarci in zona arancione».

L’intervento di Fontana

«Attendiamo l’ufficialità dal Ministero – l’annuncio di Fontana – ma siamo pronti a presentare ricorso». La firma dell’ordinanza del ministro Speranza è ormai scontata, con la Lombardia che passerà in fascia rossa insieme a Sicilia e Provincia autonoma di Bolzano. «Non condividiamo la scelta di inserire la Lombardia in zona rossa per cui, qualora dovesse arrivare questa ordinanza, proporremo ricorso» ha affermato il presidente della Regione Lombardia Attilio Fontana in diretta Tv. «Ho chiesto al ministro Speranza di ripensarci – le parole del governatore – sono stato cauto e ho preteso sempre il rispetto delle regole. Tuttavia ritengo fortemente penalizzante questo scenario, che darebbe un colpo devastante a una grossa fetta dell’economia lombarda. Più volte ho chiesto al Governo di rivedere i parametri, purtroppo non abbiamo ancora ricevuto risposta».

Le deroghe?

Sulla richiesta di deroga alla zona rossa da parte di alcuni sindaci lombardi, tra cui Giorgio Gori di Bergamo, il presidente Attilio Fontana ha sottolineato: «Comprendo bene le ragioni dei sindaci che, evidenziando come i loro territori sono al di sotto della media regionale, chiedono una deroga. Il problema è che tale parametro non è preso in considerazione dal Ministero della Salute e dal Cts nazionale, ma solo l’Rt. Se venisse utilizzato il tasso di incidenza dei positivi su 100 mila abitanti, oggi la Lombardia non finirebbe in zona rossa. Prendendo in considerazione quel dato la Lombardia ha un’incidenza ben al di sotto di gran parte delle altre regioni italiane, che oggi verranno classificate magari anche in zona gialla».

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