Musica e racconti del festival più famoso: il Black Inside celebra Woodstock

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LONATE CEPPINO – Concerto, manifestazione e icona che ha cambiato la musica e la società, Woodstock si appresta a compiere cinquantuno anni la prossima estate. Il Black Inside di Lonate Ceppino ne rievocherà la storia venerdì 31 gennaio: la serata, in cui saranno esposti i dipinti del regista fagnanese Filippo Kultgeneration D’Angelo, avrà inizio con un aperitivo alle 19.30 e alle 22 vedrà sul palco Sara Cappelletti e Francesco Vannelli, rispettivamente voce e chitarra, che accompagneranno i racconti di Maurizio Principato sul festival più famoso di tutti i tempi.

Alla base non c’era un piano di marketing

«Nel 2019 che ci siamo lasciati alle spalle ci sono state tante celebrazioni, tra le quali non sono mancati i festeggiamenti per i primi cinquant’anni del festival di Woodstock», ricorda Principato. «Quei tre giorni e mezzo (dal pomeriggio del 15 all’alba del 18 agosto 1969) furono uno dei momenti più importanti nella storia della musica popolare moderna: quasi 500mila persone si radunarono pacificamente nel nome dell’amore, della condivisione e della pace universale». Non c’era un vero piano di marketing alla base di tutto, solo l’entusiasmo – un po’ ingenuo – di giovanissimi organizzatori che lavoravano nella musica e da essa traevano sostentamento per vivere».

L’innocenza perduta

Quella purezza e quell’innocenza sono andate poi perdute: «Riuscite a immaginare un luogo in cui si aggregano Richie Havens, Who, Jefferson Airplane, Ravi Shankar, Joe Cocker, Jimi Hendrix, insegnanti di yoga, naturisti, girovaghi e semplici curiosi, senza uno straccio di servizio d’ordine (e non ci fu nessun tipo di problema perché tutti venivano in pace)? Nessuno saliva sul palco per sfidare in una stupida gara truccata altri concorrenti davanti a giudici narcisisti e distratti. Nessuno si lamentava perché un acquazzone implacabile aveva spazzato via tende, coperte e piccoli accampamenti improvvisati. Nessuno aveva la percezione di essere solo ma, al contrario, tutto intorno viveva e pulsava una famiglia allargata di persone in sintonia: per queste, e per molte altre ragioni, ha ancora senso parlare del festival di Woostock nel 2020 e riascoltare alcune delle canzoni che furono eseguite in quei giorni».

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black inside festival woodstock – MALPENSA24