Arrivate le 250mila mascherine certificate per la provincia di Varese

Mascherine albizzate consegna gratuita

VARESE – Sono già arrivate in provincia di Varese le quasi 250mila mascherine certificate che Regione Lombardia ha messo a disposizione del nostro territorio per la fornitura gratuita annunciata nel pomeriggio di oggi, domenica 5 aprile, dalla giunta regionale. Sono stati i camion dei volontari della Protezione civile provinciale a ritirare i quantitativi destinati al nostro territorio al deposito centralizzato di Rho. Ad annunciarlo è il consigliere provinciale delegato alla Protezione civile Alberto Barcaro.

I dati ufficiali

coronavirus barcaro imposte somma«I due camion provinciali – informa il delegato della Provincia di Varese – hanno caricato 220mila mascherine per la popolazione, oltre a 3.500 destinate ai volontari di Protezione civile e 3.100 alla Polizia Locale, in tutto 226mila pezzi che, sommati alle 20mila modello Fippi, già in fase di consegna, risultano complessivamente 246mila pezzi». Una fornitura che va ad aggiungersi alle 4.500 mascherine chirurgiche per i volontari di Protezione civile, già ricevute nelle scorse settimane, e alle 4.500 mascherine chirurgiche donate da un privato, sempre destinate al territorio ad utilizzo dei volontari «che svolgono – sottolinea Barcaro – le importanti attività di sostegno alla popolazione, come tutti si stanno ben rendendo conto». Considerato che la Provincia di Varese ha una popolazione di circa 900mila abitanti, suddivisi in 382.380 nuclei familiari, la scelta della Prociv provinciale è stata di «distribuire, dal primo pomeriggio di domani, lunedì 6 aprile, la quantità disponibile ripartita in percentuale sulla base dei nuclei familiari esistenti nei rispettivi comuni». Ai 3 milioni di mascherine distribuite alle Prociv provinciali si aggiungeranno le 300mila, in tutta la Lombardia, messe a disposizione già da domani, 6 aprile, nelle farmacie da Federfarma.

La consegna delle mascherine

Le consegne verranno effettuate ai comuni, con una “tabella di marcia” precisa per evitare assembramenti. Saranno poi «le amministrazioni comunali, a loro scelta», annuncia il consigliere Barcaro, a definire «le modalità che riterranno più opportune per la consegna delle mascherine ai propri concittadini». Con una raccomandazione: «Mettere confezioni di mascherine nei supermercati, nelle banche o alle poste non lo riteniamo un criterio da attuare in questa delicata fase di carenza di dispositivi di protezione certificati». Il consiglio della Provincia è di optare per la distribuzione porta a porta.

Le scelte dei sindaci

Diversi sindaci in queste ore stanno annunciando ai propri cittadini come verranno distribuiti i dispositivi di protezione. Il sindaco di Cassano Magnago Nicola Poliseno ha chiesto pazienza fino a martedì, invitando preventivamente ad «evitare l’assalto ai forni» e a non andare a “caccia” delle mascherine, prima che vengano comunicate le modalità di distribuzione. Il sindaco di Jerago con Orago Emilio Aliverti ha annunciato che verrà effettuata esclusivamente una «distribuzione capillare porta a porta» a cura dei volontari della Protezione civile, sulla base di criteri da definire in base al numero di mascherine a disposizione. A Cardano al Campo l’amministrazione aveva annunciato la distribuzione delle prime 200 mascherine nella sede della Protezione Civile poi, alla luce del comunicato provinciale, ha annullato tutto, rimandando a lunedì 6 aprile ulteriori comunicazioni in merito.

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