Caronni: “Sarri non si salva neanche con lo scudetto”

 

Sconfitta in Coppa Italia con il Napoli e mister Maurizio Sarri è sempre più sulla graticola. Per il giornalista bianconero, Matteo Caronni, Sarri in bilico lo è sempre stato. E forse le sue perplessità non erano poi così esagerate.

Scusi Caronni se l’aspettava la debacle in Coppa Italia?

No, pensavo che con qualche colpo dei singoli la si potesse sfangare. A parte rari casi, la Juve ha sempre giocato così. E cioè in modo poco convincente. Nella Supercoppa con la Lazio era andata anche peggio. Anche la squadra secondo me non ha fiducia nell’allenatore e in ciò che propone. Così non si va da nessuna parte. Questo Tiki Taka all’italiana sterile che ci fa godere per il 60% di inutile possesso palla è incomprensibile. Tutta colpa di quella forma di populismo calcistico che nel lungo periodo rischia di produrre una minchiata.

Lo cambierebbe oggi?

Non oggi, non c’è un’alternativa credibile. Devi sperare di limitare i danni. Bisogna passare il turno di Champions per questioni economiche. Cambiare in corsa non ha senso. Penso che neanche Allegri oggi ti direbbe sì. Bisogna uscire però dal binomio Allegri-Sarri. Allegri, il suo ciclo meraviglioso lo ha concluso. È stato favoloso, ma finito. È il passato.

L’anno prossimo cambierebbe l’allenatore?

Tenere Sarri? Senza neanche passare dal via. Io mai. Sono ancora più convinto che pur vincendo lo scudetto, Sarri non si salverebbe.

Però ci sono responsabilità anche da parte dei giocatori o no?

Tutti male, però faccio fatica a pensare che giocatori che hanno vinto tanto in carriera, oggi siano diventate tutte pippe. L’errore è dire che questa squadra faccia pena e che la si deve cambiare totalmente. Oggi però due giocatori come Emre Can e Mandzukic avrebbero fatto ancora molto comodo. Non facciamo l’errore di dire che fa tutto schifo. Di sicuro in attacco e a centrocampo bisognerà intervenire. La rosa c’è, non cerchiamo alibi: soprattutto per vincere contro Napoli e Lazio questa rosa basta e avanza. Dobbiamo solo capire dove Paratici e Nedved devono intervenire: fin dove cioè arrivano le colpe di Sarri e quelle dei singoli giocatori che effettivamente sono arrivati al capolinea. Ma la rosa resta molto competitiva.

Il più grande responsabile di questa situazione?

Paratici e Nedved che hanno portato Sarri. Si sono lasciati trascinare dal luogo comune del “giochismo”. L’assurda idea di prendere uno che sa giocare bene e lo metti alla Juve pensando che automaticamente possa funzionare. Capisco se lo pensi un tifoso al bar e allora va bene, ma mi preoccupo molto che lo immagini un dirigente importante della Juve. Mi viene il dubbio allora che sia un grande dirigente.

Matteo Caronni Juventus-MALPENSA24